Suggerimenti e tecniche per narrarsi online.

francesca sanzo

Dieta, fake news e messaggi ingannevoli sulla storia delle persone

Sette anni fa, dopo un percorso personale per uscire dall’obesità che ho raccontato sul mio blog panzallaria , ho scritto anche un libro autobiografico: 102 chili sull’anima che non è un manuale di dieta ma una storia personale che contiene un messaggio che desideravo condividere e che ha a che fare con  quello che ho imparato perdendo 40 chili in un anno.

Possiamo cambiare in qualsiasi momento della nostra vita ma per farlo io ho dovuto accogliere e accettare ciò che mi aveva portato a diventare obesa, amare il mio corpo ancora grande e perdonarmi per come avevo scelto di affrontare le mie paure e fragilità. 

Il libro ha avuto un successo per me insperato e fin da subito sono stata oggetto di attenzione da parte di testate giornalistiche e tv e in alcuni casi ho autorizzato la pubblicazione di mie foto

Ho scelto consapevolmente di condividere la mia storia perché credo nel potere generativo delle narrazioni autobiografiche e perché pensavo che alcune sofferenze ma anche alcune scoperte non riguardassero solo me e il mio corpo. Continua a leggere

immagine evocativa - bio

Scrivere la bio per il tuo sito professionale e per il profilo Instagram

Scrivere una bio per il proprio sito o il profilo Instagram è solo all’apparenza semplice: per farlo occorre una strategia e tenere presenti alcuni accorgimenti che permetteranno al nostro testo di farci risplendere e di raccontare, anche in poche righe, chi siamo

immagine evocativa - bio

La bio per un sito o blog: ovvero la pagina CHI SONO

Prima di tutto: non è detto che tu abbia bisogno di una pagina “Chi sono”, la tua bio potrebbe essere anche incastonata direttamente in home page. Ci sono esempi interessanti di professionisti che parlano di sé attraverso i propri servizi o i post del blog o semplicemente con un breve testo. Continua a leggere

persone che partecipano a corsi di formazione

#ZonaFreelance. 1 ora consulenza su Skype gratis per chi è murato in casa

Il coronavirus ha diviso l’Italia in tre: zona rossa, zona gialla e resto del mondo.

Scuole chiuse, eventi di formazione, sportivi e culturali che saltano, aziende che promuovono lo smart working. 

E noi freelance in che zona siamo? 

La maggior parte dei libero professionisti che frequento lavorano nell’ambito della comunicazione, della formazione, dello spettacolo e cultura (come me). 

La situazione non è facile e si prospetta un periodo di grande fatica per tutti. 

Occorre rimanere lucidi, centrati, mettersi a disposizione di chi è colpito duramente (nella salute o nelle abitudini) da questa emergenza e pensare a come far conoscere il proprio valore professionale.

Esistono moltissime persone che se gli salta una consulenza o un progetto rischiano il collasso prima di altri perché scarsamente tutelati

Io sono ottimista per natura e voglio trasformare la crisi in opportunità. 

  • Opportunità per far conoscere il mio lavoro;
  • Opportunità per rendermi utile a chi ora è murato in casa.

Ormai da anni, faccio consulenza su misura su skype e aiuto le persone a trovare i contenuti del proprio sito o dei canali social e a narrarsi online in modo autentico e efficace: ho quindi pensato che questo è il momento giusto per mostrare quanto sia efficace  il lavoro a distanza e che dobbiamo affidarci a professionisti seri e competenti se vogliamo fare bene qualcosa che non conosciamo. Continua a leggere

consulenza su misura

Formazione o consulenza a distanza con Skype: consigli

Nessuno di noi era preparato a questo periodo così particolare, durante il quale dobbiamo fare attenzione a non diffondere l’influenza da coronavirus per tutelare le persone più deboli e garantire la tenuta del Sistema Sanitario e in tanti hanno bisogno di capire come lavorare anche da remoto. 

In molte regioni del nord Italia i corsi di formazione sono stati sospesi e i freelance devono fare i conti con consulenze in forse e decisioni da prendere al momento.

Quando non si può rimandare l’appuntamento di persona, specie se coinvolge gruppi numerosi, la soluzione può essere quella della consulenza e formazione a distanza e ci sono sistemi (anche gratuiti) molto utili per rendere il tutto efficace e semplice. Continua a leggere

sassi zen, simbolo di semplicità

Come scrivere bene un testo online per il tuo blog

Probabilmente te lo sei sentito dire un sacco di volte: scrivere bene un testo online per un blog significa  scrivere semplice!

Può essere che questa frase ti abbia fatto storcere il naso perché siamo abituati ad associare alla semplicità attributi come banale, superficiale e scontata ma non è necessariamente così. 

La semplicità può essere dotata di peso e consistenza: le frasi si liberano dagli orpelli inutili e ogni parola diventa significativa.

La lettura digitale è rapida, rapace e focalizzata

 

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Get Your Rimini Experience: gioco e narrazione per promuovere il territorio

Get Your Rimini Experience [#GYRE] è il progetto di Happy Minds per Romagna Welcome che narra il territorio di Rimini unendo gamification e storytelling e coinvolge influencer e guide locali per promuovere e valorizzare percorsi tematici per turisti e viaggiatori. Continua a leggere

bibliografia, storia del web

Web e Ipertesto: capire le origini per muoversi nella comunicazione digitale

Sta per cominciare l’edizione rinnovata del corso IFS McLuhan della Fondazione Fitstic in Tecnico per la comunicazione e il marketing digitale  all’interno del quale insegno il modulo di Digital Marketing: quest’anno gli studenti troveranno alcune novità durante le mie lezioni.

Prima di tutto niente slides ma solo materiali di approfondimento, link e bibliografia e poi alcune ore di allineamento per acquisire un linguaggio comune e consapevolezza sull’evoluzione del web e della comunicazione digitale. 

Condivido con piacere i temi e la bibliografia del primo incontro, perché sono convinta che riflettere sulla nascita del web, su quello che è l’ipertesto e di come è cambiato il nostro modo di riflettere, aggregare il sapere e relazionarci negli ultimi 25 anni, sia fondamentale per diventare dei comunicatori competenti e consapevoli. Continua a leggere

Cardiomarketing - Patrizia Menchiari

Il cardio marketing per conquistare i clienti: un libro ricco di suggerimenti

Lo ha scritto Patrizia Menchiari che conosco ormai da qualche anno e stimo moltissimo sia come amica che come professionista. Patrizia si occupa di marketing, lo insegna e ne diffonde “il verbo” positivo e di lei mi ha sempre colpito la trasparenza, la cura, la passione e la capacità di guardare oltre al cliente, vedendo la persona.

Ho avuto la grande fortuna di seguire la gestazione di questo libro, da quando ha avuto l’idea e ha iniziato  a scriverlo e ho immediatamente pensato che ce ne fosse DAVVERO bisogno. Perché l’approccio di Patrizia trasforma la promozione e la vendita in una relazione felice per tutti. 

Anni fa avevo letto (e prima assistito a una presentazione) Fare marketing rimanendo brave persone, il libro di Morici e già allora devo dire che la mia anima di comunicatrice con un approccio narrativo aveva fatto pace con la concretezza del mio lavoro che va naturalmente a braccetto con il marketing: con Cardio Marketing Patrizia riesce a fare una magia, proponendo talmente tanti suggerimenti e esempi di buon marketing da farmi quasi credere che quella dei comunicatori sia una specie di missione che può andare al di là del guadagno.  Continua a leggere

mappa mentale: Perché ho abbandonato il profilo facebook

Ho abbandonato il mio profilo Facebook: ecco come faccio senza

mappa mentale: Perché ho abbandonato il profilo facebook

L’8 novembre 2017 ho scritto il mio ultimo post sul profilo Facebook che ora non uso più: tutta la mia attività lì l’ho trasferita su Francesca Sanzo Panzallaria  che è la pagina istituzionale di questo blog e di tutto quello che voglio raccontare e promuovere intorno ai miei libri, ai corsi di scrittura autobiografica, a ciò che pubblico per magazine e blog e dove condivido aneddoti, news, link interessanti e dialogo con le persone.

I primi giorni sono stati molto faticosi, mi sentivo come quando ho smesso di fumare (usavo molto il mio profilo) e allo stesso tempo mi sembrava di perdermi pezzi importanti del mondo, poi piano piano ho cominciato a stare bene e mi sono chiesta come mai non avessi preso prima quella decisione. E non perché pensi che Facebook è brutto e cattivo, né perché creda che sbagli chi ci passi del tempo, ma perché per me, dopo tanti anni, era importante tornare/muovermi verso un altro uso della rete (si consideri che io ci lavoro attivamente, mi occupo di comunicazione e scrittura e oltre che un fruitore, sono un produttore di contenuti online dal 2002).

Mentre i profili sono personali, occorre chiedere e dare amicizia, le pagine sono luoghi pubblici per progetti professionali o amatoriali che hanno il fine di raccontare e promuovere attività, testate editoriali, aziende e blog. Per seguire una pagina devi mettere “Mi piace”, il rapporto non è orizzontale come se chiedessi l’amicizia a una persona.

Questo è un post lungo, ti avviso! 
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