Gestire i luoghi comuni nella scrittura
Quando scriviamo, abbiamo sempre la tentazione di usare il repertorio delle parole dette da altri, quelle che abbiamo letto e riletto e che ci sembrano adatte al contesto. Se – per esempio – della nostra struttura turistica, scriviamo “Immersa nella splendida cornice dei colli bolognesi”, pensiamo di avere fatto bingo. Proseguiamo con “da noi potrai immergerti in un’atmosfera magica” e ci sembra proprio di avere fatto il nostro dovere per riempire la pagina “Chi siamo” del sito. Se abbiamo appena avviato un’attività in proprio, potremmo decidere che vogliamo orgogliosamente scrivere che abbiamo “conclamata esperienza” e se invece la nostra azienda esiste dal 1953 allora diventiamo “leader del settore” o siamo “un’azienda di primaria importanza”.
A volte chiediamo aiuto all’Intelligenza Artificiale, magari a CHAT GPT per scrivere quella pagina che ci serve a entrare nell’indicizzazione dei motori di ricerca e ci sembra di avere fatto un bingo doppio: esce un testo di marketing che parla di eccellenza, qualità, leadership e primaria importanza in questo o quell’ambito o racconta che da noi potrai “immergerti in un’atmosfera da sogno”.
Stiamo praticando i luoghi comuni che sono rassicuranti quanto il tailleur indossato al matrimonio: si fa così, si è sempre fatto così quindi va bene così.
Ma ci sta bene il vestito che abbiamo scelto? Ci rappresenta davvero?
Indice dell'articolo
Mettiamoci nei panni di chi ci legge
Scrivere significa prima di tutto mettersi nei panni di chi ci legge: ti ricordi sicuramente della gran quantità di testi, uno uguale all’altro, farciti di splendide cornici, scenari da favola, leader di settore e aziende di primaria importanza (come se ci fosse qualcuno che potrebbe invece definirsi di “secondaria” importanza!).
Cosa fai quando leggi certe cose? Ti annoi, non vedi nulla, senti in bocca il gusto sfranto della gomma che stai masticando da ore.
Seguiamo i consigli dei grandi della letteratura senza avere l’ansia di dover essere come loro
In un libro molto ispirante per chi vuole scrivere, Amata scrittura, Dacia Maraini dedica un capitolo ai luoghi comuni e parte da un presupposto che non possiamo mai dimenticare: la scrittura è rappresentazione. Le cose non vanno semplicemente dette o enunciate.
I luoghi comuni, per esempio, non trasmettono assolutamente nulla. I luoghi comuni sono spesso legati a delle metafore (…) già sentite e masticate. Se io leggo “un tramonto da favola”, per esempio, rimango assolutamente fredda. Anzi, mi irrito, perché percepisco la volgarità del luogo comune, che oltretutto non mi dice niente su quel tramonto.
Consigli per evitare i luoghi comuni e rappresentare con le parole
- Dopo aver scritto che la tua struttura è immersa “nella splendida cornice dei colli bolognesi” fai lo sforzo di FARE VEDERE con le parole quei colli. Che caratteristiche hanno? Dalla tua struttura si vedono i calanchi? Come sono? Che tipo di natura hai intorno? Hai la certezza che “colli bolognesi” evochi qualcosa di diverso da “colline della Toscana” nella mente di chi ti legge? Prova a spiegare le differenze, le specificità. Se hai un’azienda di cui vai orgoglioso, non definirla di “primaria importanza” ma cita qualche caso di successo, racconta cosa hai fatto – nel tempo – perché venisse riconosciuta come azienda eccellente nel suo settore.
- Esplora la lingua: esistono formule tue che usi, nel parlato, per raccontare cosa fai e chi sei che potrebbero essere molto più efficaci dei luoghi comuni.
- Cambia punto di vista: e se invece di riempire la tua pagina “Chi siamo” di formule vuote e standardizzate rispetto agli altri, cambiassi prospettiva? Un ottimo esempio è quello della pagina Chi siamo dell’agriturismo “Il Cavicchio” dove sono recentemente stata per il weekend di scrittura e cammino che organizzo con Destinazione Umana. Vengono raccontate le persone che fanno l’impresa, la loro piccola grande storia, l’orgoglio di fare parte di una comunità che rende umana la struttura (e quando ci vai, ti accorgi che è proprio così).
Vuoi approfondire?
Se vuoi approfondire con me e allenarti a scrivere in maniera autentica e originale ecco qualche indicazione.
Se rappresenti una destinazione, sei un host o ti occupi di viaggi e turismo.
- A Hospitality Day 2024 terrò uno speech per aiutarti a scrivere i contenuti della pagina “Chi siamo” del tuo sito. 8 ottobre, Rimini.
- Scopri perché partecipare al corso della Scuola di Turismo ispirazionale sulla comunicazione efficace per il turismo. E se vuoi avere informazioni e capire cosa faremo concretamente, lavorando su casi di studio in gruppo, partecipa alla diretta gratuita su Linkedin, il 3 ottobre 2024 alle 18.30.
Se sei freelance o hai un’impresa.
- Contattami per un corso di formazione nella tua azienda o per una consulenza su misura.
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