persone in ascolto

Scrivere di sé è un allenamento per presentarsi in modo efficace e originale

Chi scrive si allena a scegliere le parole per spiegare il proprio pensiero, ecco perché la scrittura può essere considerata una palestra efficace anche per chi vuole presentarsi, farsi conoscere e spiegare meglio il proprio curriculum vitae. La scrittura autobiografica impone una riflessione su di noi, sulle nostre emozioni, sul ruolo che vogliamo rivestire nel mondo e sui nostri sogni e obiettivi. Nel momento in cui raccontiamo qualcosa di noi con un post su Facebook o Instagram, stiamo già facendo scrittura autobiografica: se siamo allenati riusciamo anche a sviluppare una narrazione (un testo che ha uno sviluppo e si basa su una evoluzione del racconto), se non abbiamo l’abitudine di scrivere, facciamo molta più fatica. La stessa cosa vale per la capacità di presentarci in modo efficace al nostro interlocutore professionale e non: se non siamo abituati a raccontare di noi, ci sembra di camminare sulle sabbie mobili di una materia sconosciuta. 

Stai tranquillo: ti puoi allenare a scrivere e a presentarti! 

Voglio guidarti, passo dopo passo, a iniziare una nuova (e secondo me entusiasmante) avventura per iniziare a scrivere di te e usare l’allenamento che farai con la scrittura (e con la selezione delle parole che ti rappresentano) come anticamera per presentarti in modo originale, scrivendo e parlando. 

  1. Stabilisci un obiettivo rispetto al pubblico cui ti rivolgi: devi andare a un colloquio di lavoro con il responsabile del personale di una grande azienda? Devi tenere un discorso perché l’associazione per cui fai volontariato ha ottenuto un Premio? Devi fare lezione davanti alla tua prima classe? Ricorda che l’ingrediente più importante di una comunicazione efficace, sia scritta che parlata, sono le PERSONE, ovvero i tuoi interlocutori. Pensa a quale beneficio potrai portare loro, non a cosa vuoi dire partendo da te. 
  2. Struttura il testo/discorso in argomenti: di quanti e quali argomenti vuoi parlare, pensando al tuo interlocutore ideale? Fai una lista o – ancora meglio – usa le mappe mentali per visualizzare tutto quello che vuoi dire e gli argomenti che vorresti sviluppare. Io per esempio ho usato una mappa mentale per definire con chiarezza di cosa volevo scrivere nel post Ho abbandonato il mio profilo Facebook: ecco come faccio senza
    Per capire cosa sono le mappe mentali ti consiglio di farti un giro sul sito del loro ideatore, Tony Buzan
  3. In alcuni casi puoi costruire una storia: decidi se l’eroe del racconto sei tu o il tuo interlocutore e struttura la narrazione pensando di iniziare a compiere un viaggio che da un punto A fa muovere l’eroe verso un punto B. Durante il viaggio evidenzia le sfide che incontra l’eroe e il modo in cui le supera. Se devi per esempio raccontare perché vuoi cambiare lavoro, parla di tutto quello che hai imparato ma anche dei dubbi che hai incontrato lungo la strada e del perché la curiosità ti abbia mosso a affrontare una nuova sfida: rimettersi in gioco. 
  4. Per ogni argomento comincia a scrivere quello che vorresti dire pensando a che cosa può essere più utile alla persona di riferimento. Parti dal beneficio per l’interlocutore, anche se stai parlando di te, dei tuoi precedenti lavori, della tua formazione. All’inizio potrebbe trattarsi di una semplice lista di parole chiave. Bene, stai facendo la parte più difficile del lavoro, ovvero mettere nero su bianco il cuore del tuo testo e del tuo discorso. 
  5. Ricorda che devi parlare/scrivere in modo comprensibile: se pensi che alcuni concetti non lo siano abbastanza, sviluppali usando metafore che peschino da un repertorio comune tra te e il tuo interlocutore e fai in modo che le tue parole siano solo il ponte che permette a chi ti legge di VEDERE e COSTRUIRE immagini chiare nella propria mente. Io – per esempio – quando faccio lezione uso spesso metafore che hanno a che fare con il cibo e la ristorazione (e non solo perché amo mangiare ;-). Il titolo di un blog è il ristoratore che si mette fuori dalla trattoria per invitare le persone a entrare perché cucina la migliore trippa di tutta Italia. I sottotitoli di un post sono il menu che troviamo al tavolo e la trippa fumante è il contenuto del post. Se la trippa non corrisponde alle promesse, tutto il post non ha alcun valore: ecco perché è importante che titoli, sottotitoli e contenuti siano coerenti e di qualità. In poche parole e con una metafora ardita che tiene alta l’attenzione (non è un caso che io scelga sempre piatti non proprio urbani, come la trippa) riesco a fare visualizzare ai miei studenti un concetto chiave, legato alla qualità dei contenuti e alla gerarchia semantica. [Sull’argomento blog e post di blog leggi anche Blog, come scrivere un post che si faccia leggere]. 
  6. Non devi dare giudizi alle tue emozioni, a quello che conosci, a quello che hai imparato: devi MOSTRARLO. Lascia che sia il tuo interlocutore a decidere in che modo usare quello che gli racconti. 
  7. Se ti sembra di incartarti scrivendo o parlando, fermati e prova a rispiegare (a voce alta) quello che vorresti dire, pensando di parlare con un amico: di solito quando siamo in uno stato di rilassata empatia, diventiamo più chiari e efficaci di quando entriamo in ansia da prestazione. Tra l’altro, soffriamo tutti della “sindrome del tema in classe” e spesso tendiamo a selezionare, per un contesto ufficiale o quando scriviamo, parole difficili, parole complicate perché ci sembra che complicato sia sempre sinonimo di migliore. Su questo cito Tullio De Mauro: “Complicato” non è quasi mai sinonimo di “approfondito”: parole semplici, brevi e quotidiane per nominare cose, eventi e persone. [cfr. Guida all’uso delle parole, Tullio De Mauro]. In buona sostanza: Scrivi come mangia il tuo interlocutore! 
  8. Procurati un quaderno e ogni giorno scrivi 1 cosa che hai imparato, 1 emozione che hai sentito e 1 cosa che vorresti condividere con gli altri. Imparare a nominare emozioni, riflettere su quello che ci accade e capire cosa – di quello che facciamo – può essere utile agli altri è come andare a correre 3 volte alla settimana per prepararsi alla mezza maratona: FONDAMENTALE! 

I corsi e il libro

 Se i miei consigli ti sono piaciuti, ti invito a consultare la pagina dei miei corsi di scrittura autobiografica o a acquistare il mio libro: TU SEI LA TUA STORIA: SCRIVI UN RACCONTO, NARRATI ONLINE E COMUNICA CON LA SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA. GIRALDI EDITORE, 2018

 

 

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