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La teoria delle parole piene: un augurio per il 2017

L’augurio che faccio a me stessa, ma anche a te, per il 2017, è quello di sforzarmi di usare parole piene, parole che hanno significato e sono mie (e non di altri) e di lavorare su quelle vuote per cambiarle. Voglio accettare sempre il fatto che potrei non essere capita e il contesto in cui mi muovo. 2017 è un numero primo: un ottimo nuovo inizio per esercitarsi a migliorare!

Adesso ti racconto come è nata la mia teoria delle parole piene e come voglio applicarla. Continua a leggere

Il personal branding ha bisogno di scrittura autobiografica

Personal Branding

Luigi Centenaro, che lo ha portato in Italia, definisce il personal branding così:

Fare Personal Branding significa utilizzare le tecniche del Branding per le persone. In termini concreti significa impostare una strategia per individuare o definire i nostri punti di forza e comunicare in maniera efficace cosa sappiamo fare, come lo sappiamo fare e perché gli altri dovrebbero sceglierci.

Il web ha consentito a molti professionisti di praticarlo e di ottenere risultati efficaci per il proprio lavoro, trovando un posizionamento e un’autorevolezza di settore che ne ha rafforzato il mercato.

Dal Branding al Personal Storytelling

Io ho scelto di praticare il mio personal branding attraverso quello che in Narrarsi online chiamo personal storytelling.

Ho scelto il blog e i social media, ho scelto la scrittura per comunicare. Continua a leggere

Scrivere testi efficaci per promuovere la tua attività

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Oggi voglio raccontare una storia che ha a che fare con il matrimonio possibile tra scrittura creativa, scrivere online e web marketing: attività che devono sostenersi a vicenda. In questo post avevo dato qualche consiglio per trovare il tuo stile di scrittura  online, oggi mi concentro sulla struttura di un articolo perché sia cliccato e letto e su come scegliere le parole per scrivere un contenuto che funzioni.

Ieri sono stata da una cliente per la quale ho progettato un percorso di digital coaching  e che gestisce un’attività legata al benessere della persona: la sua idea nasce da un sogno, quello di aiutare le donne a sentirsi bene nel proprio corpo e quindi di favorirne la bellezza esteriore, ma solo quando davvero connessa con la consapevolezza interiore.

Mi ha chiesto di aiutarla a comunicare questo messaggio online, perché si è resa conto che finora si è concentrata su campagne di web marketing (invio di newsletter con promozioni, segnalazione sui social media e post sul proprio blog) ma sente che non rappresentano davvero il core business della sua attività. Continua a leggere

6 consigli per trovare il tuo stile di scrittura online

Quando scriviamo mettiamo dentro alla pagina qualcosa di noi: è importante ricordarlo sempre perché è proprio questa la variabile che fa di un contenuto, un contenuto efficace.

Nel nostro lavoro e nella narrazione che ne facciamo c’è la nostra storia, quello che siamo oggi, quello che eravamo ieri. Dentro alle pagine ci sono errori, successi, obiettivi, dentro alle pagine c’è il nostro stile, il nostro carattere, quello che ha reso la nostra esperienza un’esperienza unica. Continua a leggere

Lavorare con l’IPad: si può?

Lavorare con l’IPad: quando non si possiede un buon portatile come la sottoscritta, in certi momenti diventa un’esigenza. Io che di mestiere devo scrivere molto, sia per la mia attività di contenuti che di progettazione, ho perfezionato al massimo l’uso del tablet perché possa venire incontro alle mie esigenze. Pesa poco, sta in qualsiasi borsa (anche nel mio microzainetto) e me lo posso portare ovunque.

Ecco come.

Prima di tutto mi sono procurata una tastiera Bluetooth acquistata su Internet. Si chiama Mobile Bluetooth Kayboard for IPad 2 e attualmente su Amazon costa 38 Euro.

La mia è una tastiera americana per cui i caratteri speciali non corrispondono sempre ai caratteri digitati, ma poco male perché sono una scribacchina compulsiva e conosco la posizione a memoria.

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La tastiera funziona anche da Case e può essere una valida aiutante per il trasporto e protezione dell’IPad.

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Si monta con facilità e occupa pochissimo spazio:

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Il mio IPad non ha connessione 3G e così ho preso un router che mi costa 10 Euro al mese ma che trovo molto più utile perché permette la connessione simultanea (tramite wifi) di ben 8 dispositivi. Quando siamo insieme lo usiamo contemporaneamente sia io che il mio compagno.

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Ed ecco quali sono le APP che utilizzo per scrivere, gestire i miei blog e per recuperare e indicizzare fonti che mi sono utili.

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Pages e KeyNote mi servono per scrivere (anche quando non sono collegata alla Rete) e hanno il vantaggio di poter salvare i documenti in formato standard.

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In linea di massima per scrivere e gestire documenti (anche report di riunioni e fogli di calcolo) utilizzo Google Drive (la suite di Google) in modo da avere sempre il materiale allineato su tutti i dispositivi che utilizzo.

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Per censire fonti tematiche (un pezzo importante del mio lavoro di pianificazione editoriale) uso FlipBoard per monitorare la Rete: questa App compone una rivista personalizzata in base alle chiavi di ricerca immesse. I contenuti sono prelevati dal web oppure da Twitter o altri Social Media.

Tutto ciò che non ho il tempo di leggere immediatamente o che voglio tenere perché potrà servirmi per scrivere articoli in futuro o per ricerche approfondite, viene salvato su Instapaper e Evernote: entrambi molto validi e che utilizzo in maniera specifica.

Per poter gestire i canali social, uso le APP di ogni singolo social network. Con quella di Twitter mi trovo davvero molto bene, anche perché permette la gestione multiaccount contemporanea, con notifiche push. Quella di Facebook, lo sanno anche i bambini, è un po’ più faticosa e ogni tanto, per operazioni specifiche, apro il browser e mi connetto direttamente al sito.

Con l’Ipad in certe situazioni tendo a concentrarmi di più, perché paradossalmente, incentiva il monotasking. Non è possibile avere contemporaneamente aperte più finestre e la fatica di chiudere una APP per aprirne un’altra mentre lavoro disincentiva il passaggio, tenendomi più a lungo “sul pezzo”.

L’IPad (o qualsiasi Tablet) non è un sostituto di un buon portatile, ma in mancanza di altro, personalizzandone l’uso e procurandosi una tastiera, permette comunque di lavorare con una certa efficenza.

In questi giorni che sono spesso in giro e non devo lavorare 8 ore al giorno, ecco cosa mi porto dietro: IPad, tastiera, router mini, carica batteria per questi 3 oggetti e molta voglia di leggerezza!

Spero di avere condiviso informazioni utili per quanti fanno un lavoro simile al mio e come me, hanno a disposizione un tablet.

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