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Get Your Rimini Experience: gioco e narrazione per promuovere il territorio

Get Your Rimini Experience [#GYRE] è il progetto di Happy Minds per Romagna Welcome che narra il territorio di Rimini unendo gamification e storytelling e coinvolge influencer e guide locali per promuovere e valorizzare percorsi tematici per turisti e viaggiatori. Continua a leggere

La dieta come viaggio interiore: ne parlo sabato alle 17.30 a Bologna

La dieta come viaggio interiore, come opportunità di andare nella direzione in cui desideravo. La dieta narrata attraverso il blog come momento di condivisione per riflettere su un percorso di cambiamento radicale. La condivisione come viaggio collettivo, come opportunità per sentirsi un po’ meno “monadi” di fronte alle naturali imperfezioni e sbavature di ogni vita.

Di questo cercherò di parlare sabato, alle 17.30, in Piazza Re Enzo a Bologna.

Sono infatti stata invitata a partecipare all’evento di presentazione del progetto La città delle donne, inserito nell’Agenda Digitale del Comune di Bologna, nell’ambito di It.a.cà, il Festival del Turismo responsabile che si tiene in città dal 30 maggio all’8 giugno 2014.

Il Festival ha un programma ricchissimo e questo evento, in particolare si intitola: “La città delle donne: letture e racconti di viaggio al femminile con scrittrici, narratrici, giornaliste e blogger”.

Insieme a me ci saranno:

  • Leda Guidi,  responsabile dell’Agenda Digitale Comune di Bologna
  • Giancarla Babino di “Permesola, autrice della Guida Roma Women Friendly
  • Isa Grassano, giornalista di viaggi, autrice di “In viaggio con le amiche” e del blog “Amiche si parte!?”
  • Francesca Sanzo, alias Panzallaria, storyteller
  • Milena Marchioni, travel blogger, fondatrice del blog “Bimbi e Viaggi
  • Marcella Terrusi, autrice di Albi illustrati

A seguire, Bologna, “Viaggi a fumetti: Itinerari artistici di casa in casa”
Un itinerario a piedi tra coworking, gallerie e studi delle fumettiste bolognesi, un percorso inedito alla scoperta di Bologna attraverso le case ed i laboratori delle artiste bolognesi.

Per saperne di più, la pagina dell’evento su Iperbole2020 e tutte le informazioni sul progetto La città delle donne:

Progetto di editoria digitale che comprende una guida di viaggio multimediale, e al femminile, della città, che ha l’obiettivo di valorizzare sguardi inediti sul contesto urbano e promuovere le reti e la produzione creativa femminile.

Spero di vedervi in tantissime e tantissimi. Specie chi, in questi mesi, mi ha coccolata, con tanti commenti ai post dedicati al mio percorso di dieta.

Le Piazze d’Italia: non aspettatevi l’intervallo

Un video dedicato alle piazze italiane. Ma non pensate di trovare le immagini da “intervallo” a cui siamo abituati quando si parla di piazze e monumenti del nostro Paese.

Non si tratta di un video patinato ma di un modo nuovo per raccontare – a 360 gradi – la nostra Italia a chi la visiterà, a chi ne apprezza non solo l’aspetto monumentale ma anche l’atmosfera umana che si respira.

Perché quando pensiamo a un viaggio, di rado vediamo solo i luoghi in cui siamo stati; molto più spesso ci concentriamo sulle storie che raccontano quei luoghi, sulle persone che abbiamo incontrato, sulla vita che scorre e che – anche solo per un attimo – è stata parte della nostra esperienza.

Mikaela Bandini di Can’t Forget Italy, pur vivendo in Italia da molti anni, non ha perso la sua stupefazione di turista, di persona che è arrivata all’Italia dal Sudafrica e che ora vive a Matera.

E questa stupefazione, la voglia di narrare una storia fatta di tante storie e piazze, si traduce nel progetto Digital Diary of Italy e in questo “Piazze d’Italia” commissionato da Enit e le cui musiche sono state composte da Paolo Fresu.

Ecco alcune delle cose che Mikaela scrive, per presentare il progetto:

“Piazze d’Italia è un progetto di comunicazione visiva collettivo realizzato da 10 video maker, italiani e stranieri che nell’arco di 5 settimane hanno attraversato più di 40 piazze italiane, da Nord a Sud, raccogliendo su video storie di vita autentica, spezzoni di realtà quotidiana dove protagonisti sono i cittadini comuni e turisti di passaggio.
Il materiale è stato confezionato dalla nostra piccola agenzia con base a Matera, in un linguaggio informale, accompagnato dal ritmo accelerato del brano ‘Fuga’, composto ed eseguito dal musicista sardo Paolo Fresu che si è prestato come testimonial per la nostra campagna. Il video si chiude con la voce dello straordinario Giancarlo Giannini che pronuncia l’espressione: ‘Made in Italy’.

 

Da straniera (nata e cresciuta a Città del Capo, Sud Africa) che vive in Italia, credo che gli italiani sottovalutino enormemente il fascino che esercitano sul resto del mondo.
Che a me piace per tantissimi motivi ma anche perché è la prima campagna dell’Enit in copyleft.
Cosa significa? E’ sempre Mikaela a raccontarlo:
La nostra filosofia, basata sull’incentivare la riproduzione e la condivisione delle immagini e dei materiali di comunicazione turistica, la facciamo adottare anche ai nostri clienti, perlopiù enti pubblici, impegnandoli ad applicare la licenza Creative Commons NC per i prodotti di comunicazione. In termini pratici, si traduce in un libero utilizzo di tutto il materiale che produciamo: anziche vietare la riproduzione, cerchiamo di favorire lo scambio e la condivisione delle foto e dei video per promuovere insieme le bellezze del paese e valorizzarle unitamente attraverso la rete.
Oltre ad innalzare notevolmente il ritorno sull’investimento del cliente, spesso, grazie al potere della rete, i messaggi arrivano in luoghi impensabili.
Essendo campagne realizzate con soldi pubblici, è giusto che il materiale rimanga patrimonio dell’intera filiera turistica e che qualunque operatore turistico, piccola impresa o soggetto singolo, ne possa fare uso.
Piazze d’Italia è la prima campagna dell’Enit che segue le regole del ‘copyleft’.
Dunque possiamo usarlo per promuovere il nostro Paese; anzi VA USATO liberamente, per promuovere il nostro Paese.
Che troppo spesso ci dimentichiamo, è proprio un bel Paese.
Prima di storcere il naso, guardate il video e capirete perché. 😉

#Artcity: San Giorgio in Poggiale e Casa Morandi. A spasso per Bologna

Oggi mi sto regalando una giornata da dedicare a me stessa, a fare la turista nella mia città. L’occasione di ArteFiera e dei tanti eventi connessi a Art City è stata l’opportunità per una mattina a spasso per Bologna.

A San Giorgio in Poggiale ho scoperto un luogo davvero incantato, dove la scultura di Claudio Parmeggiani troneggia tra i libri e anche su i libri.

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Bellissima la mostra dedicata ad Alfonso Rubbiani e agli anni (inizio 900) in cui Bologna cambiò faccia, con un piano regolatore che aveva l’intenzione di recuperare l’architettura medievale ma che – di fatto – cancellò pezzi della storia della città. Ho scoperto, per esempio, che le altre 3 torri costruite in fondo all’attuale via Rizzoli, vicino alla Garisenda e all’Asinelli, furono distrutte per dare respiro a Strada Maggiore.

Da via Nazario Sauro – complice lo sciopero degli autobus – mi sono diretta a piedi verso Casa Morandi, in via Fondazza 36, aperta al pubblico (e a ingresso gratuito come pure San Giorgio in Poggiale), in occasione di Art City.

Dopo una sosta caffè per consultare la mappa degli eventi Art City  ho cercato di girare a testa in su ed è così che, finalmente, mi sono goduta con un po’ di calma la meraviglia di San Colombano, restaurato davvero bene, nella stretta Via Parigi.

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Sotto una pioggerellina fitta, nel giro di poco (nel centro di Bologna, oltre a non perdersi nemmeno un bambino, si riesce a passeggiare con gusto e velocemente a piedi) sono arrivata al Museo- Casa Morandi. Purtroppo gli interni non si possono fotografare ma ho cercato di riempirmi gli occhi dell’atmosfera magica che si respira nello studio e abitazione del pittore Giorgio Morandi .

Mi ha colpito molto il ripostiglio con gli oggetti collezionati da Morandi e che, in diverse fasi, ha dipinto. Come per esempio le conchiglie che hanno posato per lui.

Nello studio sembra di vederlo ancora, usare i pennelli e i colori conservati nelle scatole di biscotti e in sala da pranzo si può ammirare perfino la “ricetta dei maccheroni” che la mamma diede in dono alle sorelle, con una dedica affettuosa e piena d’amore.

C’è poi una finestra che fa entrare luce dal giardino sottostante, dove si può ammirare ancora lo stesso ulivo che ispirava Morandi. Un tipico “cortile interno” alla bolognese, di quelli che caratterizzano i palazzi del centro, da fuori non te li immagini e poi ti ritrovi immerso in un piccolo bosco e sembra quasi di essere altrove.

Ed ecco le scale che scendeva e saliva per immergersi nelle strette strade del suo quartiere, dove ancora i commercianti offrono stuzzichini ai bambini che entrano con le mamme e nei bar puoi trovare gruppi di anziani che si conoscono da una vita.

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Tra poco più di un’ora andrò ad ArteFiera a visitare i padiglioni e domani al Mast e al Mambo, con Frollina, per Art City Children. Parteciperemo a un laboratorio dedicato alla mostra La Grande Magia.

Un contest fotografico dedicato a Bologna e all’acqua al Bologna Water Design

Ho deciso di aderire come Media Partner a una bellissima iniziativa che ha come oggetto Bologna, ll’acqua e il digitale: 3 passioni della mia vita.

Si tratta di un Contest fotografico a cui sarà possibile partecipare dal 24 agosto al 12 settembre con foto di luoghi e parole che abbiano come tema l’acqua coniugata alla città. Per partecipare bisogna usare l’hashtag #Bolognawater che dovrà accompagnare gli scatti su Instagram e in tutti i post sui Social.

Può partecipare chiunque, a patto che abbia voglia di tirare fuori l’ispirazione fotografica e poetica che ricava dai luoghi e monumenti di Bologna. Le migliori foto (scelte da una giuria) saranno esposte – in concomitanza con il Fuori Cersaie – in una mostra durante la kermesse Bologna Water Design e saranno coloro che la visiteranno a decretare i vincitori dell’iniziativa.

Per presentare il contest e l’evento ho intervistato Francesca Nanni del network Face Creative Link.

Affilate macchine digitali, creatività narrativa e poetica, profili di Instagram e entusiasmo: le migliori opere saranno esposte in una vera mostra all’interno della suggestiva cornice dell’ex ospedale dei Bastardini.

Bologna Water Design: in che contesto nasce?

Bologna Water Design è una manifestazione dedicata al design dell’acqua che nasce come kermesse “fuori fiera” del Cersaie, il Salone internazionale della Ceramica.

Dal 23 al 28 settembre prossimi negli spazi dell’ Ex-Ospedale dei Bastardini di Via d’Azeglio e quest’anno, anche nei chiostri dell’adiacente ex Maternità, che per la prima volta vengono aperti al pubblico, saranno ambientati i progetti di architetti e designer di fama internazionale che interpreteranno il tema dell’acqua in modo unico grazie anche alla collaborazione con alcune aziende leader del settore.

La manifestazione è un’importante occasione di incontro fra città, design, cultura e impresa. Il programma, infatti, propone iniziative rivolte non solo agli addetti ai lavori, ma anche ad un pubblico trasversale di persone interessate al design e al contributo che il design può dare al miglioramento della qualità della vita contemporanea.

L’edizione del 2012 è stata visitata da oltre 10.000 persone, fra cui moltissimi bolognesi, il che dimostra non solo il successo della manifestazione ma anche l’attenzione e l’interesse dell’intera città per questo tipo di iniziative

Un evento territoriale ma anche digital: come si svolgerà?

#bolognawater è il nome del contest creativo che invita a postare foto e parole-fotografate a tema “acqua” su Instagram.
Il concorso si svolge dal 24 agosto al 12 settembre prossimi sul social network Instagram e prosegue dal 23 al 28 settembre con una mostra fotografica all’interno della manifestazione Bologna Water Design.

Nasce, quindi, come evento digital, on line, per diventare, con la mostra, un evento off line vero e proprio. Anche la scelta dei vincitori finali seguirà un percorso differente dal consueto perché saranno i visitatori della manifestazione a decretare con i loro “like” espressi in diretta le foto e le parole-fotografate migliori tra quelle presenti in mostra.

Cosa si intende per parole fotografate?

La principale novità del concorso è che si richiede ai partecipanti di postare, oltre alle foto, anche le parole-fotografate, intendendo con questa espressione pensieri, frasi, poesie scritte e poi fotografate. Instagram nasce come social network dedicato alle immagini ma in questo contesto, mi interessava anche recuperare e far rientrare le parole, i pensieri, la poesia che un elemento come l’acqua può ispirare.

Chi può partecipare al concorso #BolognaWater e che visibilità avranno i contenuti?

Il concorso è aperto a tutti e non ci sono limiti al numero di scatti (sia per le immagini che per le parole fotografate) che ogni concorrente potrà taggare all’hashtag #bolognawater.

I contenuti saranno visibili, oltre che su Instagram, anche sul blog e sulla pagina Facebook di Face Creative Link, mentre altro spazio sarà dedicato dai canali social e dal sito ufficiale della manifestazione Bologna Water Design.

Nell’ottica di valorizzare Bologna, quali obiettivi si pone il Contest?

Il contest propone il tema dell’acqua non solo per ricondursi al concept dell’evento Bologna Water Design, ma anche per richiamare e rimarcare quella che è stata una risorsa di fondamentale importanza nella storia della città di Bologna, che non solo ne ha fortemente caratterizzato l’ambiente urbano, ma è stata per secoli fonte di vita e di lavoro. Ad esempio, non tutti sanno che Bologna, nel Medioevo, era uno dei maggiori porti fluviali italiani.

In questo senso, speriamo che la partecipazione sia soprattutto volta a valorizzare Bologna e le sue sfaccettate correlazioni con l’acqua, dai canali, ai monumenti, dal centro alle periferie.

Inoltre, proprio per rimarcare il legame che questo contest ha con la città, per la selezione delle immagini e delle parole-fotografate, della giuria faranno parte anche due importanti realtà bolognesi: il team di Igersbologna, attivo su tutta la community degli instagramers della città e il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università degli Studi di Bologna, un’istituzione molto innovativa e dinamica

Cos’è Face Creative Link?

Face è un network di comunicazione multidisciplinare. Un sistema vitale in continua espansione, costituito da persone con esperienze, visioni e sensibilità creative differenti tra loro. Si occupa di eventi, comunicazione, video arte, design e creatività.
Il suo obiettivo è promuovere nuove idee, stimolando e moltiplicando opportunità per creare scambi culturali e sociali.

Per informazioni:
http://facecreativelink.tumblr.com
info@facecreativelink.com
www.facecreativelink.com
facebook: Face Creative Link