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Mutti: una storia che è già marketing narrativo

Sabato sera a Bologna c’è stata la #GGDBO13 dedicata al green e alla relazione tra agricoltura, orti urbani, sostenibilità e web. E’ stata una serata bellissima di cui abbiamo fatto un report su storify e  di cui potete guardare  le foto che ha fatto la bravissima Silvia Storelli.

E’ stata la prima GGDBO a cui ho partecipato come parte dello staff e mi sono divertita molto. Abbiamo ricevuto l’adesione di molte donne impegnate su questi temi e che hanno trovato nel web un valido alleato per diffondere i propri progetti. Continua a leggere

Cercasi duplicatore e altri eventi della settimana

Quando ho chiesto agli dei dell’Olimpo di duplicarmi per potere essere contemporaneamente a più eventi/progetti mi sono dimenticata di specificare. Hanno capito volessi diventare il doppio e hanno compiuto il miracolo: ora occupo due posti con un sedere solo, ma non riesco lo stesso a fare tutto quello che vorrei.

E’ un periodo molto fitto di impegni perché fondamentalmente faccio cose che mi piacciono e il vero antidoto all’insofferenza verso un panorama culturale e politico mortificante per me è proprio nel fare, leggere, creare (anche solo nei pensieri).

Così sono molto felice di essere entrata nel team di GGD Bologna, per esempio.

Credo che per me sia il modo migliore di darmi da fare in due ambiti a cui tengo molto, ovvero le questioni di genere e il digitale. E sono molto felice che il 12 aprile 2013 saremo a Roma con la tappa del tour di Smart Women e spero davvero di poter incontrare tante persone che di solito frequento solo virtualmente. [se volete iscrivervi fatelo qui]

Sono anche molto felice di come stanno andando i miei progetti legati alla formazione su web e social media e alla riduzione del digital divide intergenerazionale e il 10 aprile ho accettato con piacere di partecipare all’evento bolognese di Navigare Sicuri (e se volete, scrivendomi, c’è ancora posto per partecipare).

Vogliano parlare poi di CoderDojo?

Grazie a Barbara ho scoperto questo progetto internazionale (lei, suo marito e altri appassionati lo hanno portato a Milano) per fare entrare i bambini in contatto con la programmazione e l’ho intervistata.  Contemporaneamente sono entrata in contatto con Carmelo che voleva portare il progetto a Bologna e grazie al rilancio dell’intervista siamo riusciti a creare una bella sinergia e a fissare un incontro con alcune persone di Iperbole – Comune di Bologna (che ha dimostrato subito grande interesse all’evento) e l’evento si farà all’Urban Center l’11 maggio 2013.

Tutti questi entusiasmi si sommano al mio progetto legato alle favole (ho in mente nuove idee), al lavoro, alla famiglia, alla Frollina che cresce, a una situazione familiare un po’ complessa e ai tanti libri che ho sul comodino da leggere.

Certi giorni avrei proprio bisogno di un duplicatore come quello di Calvin & Hobbes : entro in uno scatolone e escono almeno 2 Panzallaria.

Oppure avrei bisogno di sapere dire di no: anche se non sono così sicura che sia il mio problema.

Io sono un’appassionata seriale, se trovo qualcosa che amo mi ci butto a capofitto.

Deve essere perché, per troppi anni ho sofferto di quella che Sheryil Sandberg in Facciamoci avanti chiama la “sindrome dell’impostora“, mi sono sempre sentita in colpa e inadeguata e tante volte non mi sono fatta avanti pensando che qualcuno prima o poi avrebbe scoperto che non sono così brava, non sono così professionale, non sono nemmeno così simpatica come sembro.

E non è che oggi io ne soffra di meno di questa sindrome, ma ho imparato a spegnere l’interruttore o – ancora meglio – a rispondere alla vocina subdola con un sonoro ” E allora? se dovessero scoprirlo cosa mai può succedermi? Magari mi va fatta bene!”. Di per se’ non è sicuramente la soluzione migliore ma è efficace e tanto basta.

Su questo blog ho raccontato per anni la mia sindrome di Calimero (in Italia forse rende ancora meglio l’idea), poi a un certo punto mi sono un po’ sbloccata, quel tanto che basta per fare defluire passione, per decidere che il lavoro in un ufficio non faceva per me, per scegliere di rischiare un po’ in cambio di una vita con entusiasmi a 360°, in cui non mi sarei accontentata del rassicurante “Sono fortunata perché un lavoro ce l’ho, mi realizzerò in qualcosa d’altro” che serpeggiava nel mio cervello da un po’ e che serpeggia, sempre, in mezzo a tante persone.

Mi sono detta che uno per realizzarsi ha bisogno di molte cose e che forse non è che io mi voglio realizzare, voglio semplicemente cercare di vivere bene, giorno dopo giorno, ora dopo ora e non solamente durante le ferie imposte da qualcun altro.

E così insomma – malgrado le fatiche quotidiani, i guai, le sfighe, i soldi che non bastano mai perché qui questo ragionamento lo abbiamo fatto in due – malgrado questo, sto bene e nutro e curo entusiasmo seriale.

E stasera vado a festeggiare con i miei compagni di scuola elementare. Che Paolo Nori è vivo e sta abbastanza bene e noi, orfani di maestro, lo aspettiamo bevendo birra alla sua salute!

[immagine in copertina: Copertina de “Il progresso tecnologico fa boink“]

Wikipedia e le donne #Bologna

Sabato 23 Marzo 2013 presso lo Urban Center di Bologna si terrà l’incontro Marilyn, Rita, Caterina: Wikipedia e le Donne, volto ad affrontare il tema della presenza e della partecipazione femminile all’enciclopedia online più famosa di sempre.

Incontro organizzato dalle associazioni Girl Geek Dinners Bologna e Wikipedia Italia.

Il nome dell’evento si collega a tre pagine di Wikipedia che verranno analizzate durante il workshop, per mostrare diversi esempi di copertura di voci riguardanti figure femminili sull’enciclopedia: Marilyn è Marilyn Monroe, la cui pagina è segnalata come voce di qualità, cioè una voce ritenuta particolarmente accurata e completa dalla comunità wikipediana; Rita è Rita Levi Montalcini, la cui voce è molto buona ma richiede ancora qualche aggiustamento; Caterina, infine, è Caterina Enrichetta di Borbone, una nobildonna italiana la cui pagina ha bisogno di diverse correzioni e miglioramenti.

Secondo gli ultimi dati sulla comunità della Wikipedia in inglese è emerso come la presenza femminile si attesti al di sotto del 15%: la sensazione è che la versione italiana non si discosti di molto da questo scenario. Inoltre, è senza dubbio riscontrabile un divario di genere sui contenuti: tra tutte le biografie di qualità, ad esempio, solo 8 su 57 riguardano figure femminili.

L’evento si articolerà in due momenti differenti:

Uno in cui ci saranno dei brevi speech a cura di Linda Serra Presidente di Girl Geek Dinners Bologna, Leda Guidi Responsabile di Agenda Digitale Bologna, Frieda Brioschi Presidente di Wikimedia Italia, Emma Tracannella responsabile per Wiki Loves Monuments Italia e GGD milanese.

Nella seconda parte dell’evento si terrá un workshop a cura di Ginevra Sanvitale di Wikipedia Italia.

Il workshop partirà con una breve spiegazione del funzionamento base di Wikipedia, ovvero quali sono i principi su cui si basa, cosa significano “libera” e “collaborativa”, cosa si intende per fonte secondaria, come funziona la comunità. Dopo di questo procederemo alla modifica concreta di alcune pagine riguardanti figure femminili che contengano errori o abbiano bisogno di essere formattate, in modo da imparare i primi elementi di sintassi attraverso la loro applicazione diretta. Lo scopo è quello di mostrare attraverso la pratica come editare Wikipedia sia molto più semplice di quanto si pensi, e come anche correggere una virgola o un grassetto siano operazioni importanti per lo sviluppo e l’autorevolezza dell’enciclopedia.

Girl Geek Dinners Bologna è un’associazione di promozione sociale che opera sul territorio bolognese dal 2009. L’associazione ha come obiettivo la promozione di internet e della cultura digitale come principali driver di emancipazione femminile, democrazia e libertà.

Per informazioni:

staff@girlgeekdinnersbologna

www.girlgeekdinnersbologna.com

il tag ufficiale è #wikidonne