La mia via degli Dei: ecco cosa significa per me e dove potrete seguirmi

Tra 14 giorni starò camminando sulla Via degli Dei, anzi, probabilmente all’ora in cui scrivo (le 18) sarò già arrivata alla prima tappa del mio viaggio a piedi, insieme ad altre Dee come me.

Il 29 settembre raggiungeremo piazza della Signoria a Firenze dopo 5 giorni di viandanza. 

Parto con Destinazione Umana e avrò il ruolo di “Dea narrante”, cioè di colei che racconterà il cammino.

Parola scritta, prima di tutto

La forma di comunicazione che preferisco – oltre agli abbracci e alle parole – è la SCRITTURA.

Scrivo per lavoro e per passione e quindi prevalentemente scriverò; sui profili social personali e su alcuni di quelli che mi metterà a disposizione Destinazione Umana.

Scriverò sul mio diario e – quando ne avrò la forza o sarà possibile – anche su questo blog.

Al ritorno metterò insieme i pezzi e proverò a farne un racconto completo. Chissà, magari il cammino degli Dei mi porterà altrove rispetto a quello che penso oggi. 

Video

Girerò qualche video durante la mia viandanza: per instagram, per un montaggio successivo, per tenere traccia vitale di quel che accade in viaggio.

In generale NON sarò super social perché credo che un cammino vada camminato nell’immanenza del momento e voglio godermi anche la compagnia e quel bel parlare che accade solo mentre si va per boschi, ma di sicuro al ritorno progetterò un racconto completo della mia esperienza.

Non vedrete selfie in bilico su dirupi o foto patinate: dai miei racconti trasuderà soprattutto la fatica, la stupefazione e un po’ di puzza di sudore 😉

Qualche ansia prima di partire

15 giorni fa mi sono bloccata con la schiena: mi sono uscite 2 vertebre e ho trascorso alcuni giorni davvero tremendi.

La schiena – chi ne soffre lo sa – è una brutta bestia e ci mette parecchio a sistemarsi.

Durante la prima settimana ho cercato di camminare moltissimo (perché fa bene alle vertebre fuori posto) e ho trascorso lunghe ore in compagnia del mio fisioterapista.

Non ho potuto allenarmi decentemente in questo periodo perché le salite mi erano proibite e quindi sono DECISAMENTE fuori forma rispetto ai tempi d’oro.

La mia amica Milly (dea narrante prima di me e che a suo tempo dovette lottare con una gamba che le dava problemi) mi sta rassicurando e dice che “è tutto nella testa”, il che mi fa venire in mente quel diciottesimo chilometro di cui racconto anche in A due passi dalla meta e che ha segnato la mia mezza maratona. 

Oggi sono andata dal fisioterapista che mi ha rincuorata dicendomi che secondo lui, con qualche accorgimento, ce la farò e incrocio le dita.

Per sancire il patto d’amore nei confronti di me stessa e di questo cammino,  per tornare a casa dopo la visita dal dottore, ho scelto di percorrere un pezzo della prima tappa della Via degli Dei: dal centro di Bologna, salendo a San Luca e scendendo a Parco Talon. 

Cosa significa ORA questo viaggio per me

A fine settembre 2018 mi sono separata dopo un anno davvero difficile di pensieri, tentativi e prese di coscienza.

Ho convissuto con l’ex non marito per molti mesi ed è stato un periodo di lutto in cui tutti, in famiglia, abbiamo cercato di metabolizzare al meglio la situazione. Piano, piano mi sono creata una nuova vita in cui non c’era più un NOI  e in cui ho preso LETTERALMENTE in mano ogni pezzo di me per ricostruirmi e per ricostruire un’idea nuova di famiglia. 

Ho pianto tutti i giorni fino a luglio.

Ho affrontato la solitudine.

Ho affrontato il fallimento.

Ho attraversato il dolore.

Ho attraversato la paura – ma che dico paura –  il TERRORE puro di tutto, compreso l’amore. 

Sì perché nel frattempo mi sono pure innamorata di nuovo e quello che a molti sembra un grandissimo colpo di culo (e lo è, dio bono se lo è) per me, per alcuni mesi è stata una gran fonte di stress, perché come dico – scherzando – al mio nuovo compagno che mi è stato pazientemente accanto, l’ultima volta che ho iniziato una relazione con qualcuno c’era il nokia 3310. 

Da qualche mese, complice anche un problema di salute che mi ha obbligato a farmi molte domande, ho LASCIATO ANDARE e ho ricominciato a guardare il mondo. Mi sono concessa di essere felice. Mi sono concessa di essere arrabbiata. Mi sono concessa di non pensare, di mollare i doveri, il mio ruolo e VIVERE tutto, compreso il terrore. Mi sono concessa perfino di innamorarmi della mia nuova casa, di accettare che ogni tanto anche la vita da single senza figli, non è male 😉

Da qualche mese il mondo ha ricominciato ad avere forma e colori, sento di nuovo i sapori e guardo un po’ meno il mio ombelico e un po’ più quello che c’è lì fuori. 

So che voglio camminare.

So che voglio muovermi.

So che voglio vivere il presente e penso che questo viaggio sia una specie di simbolico battesimo alla mia nuova vita di donna che abita con sua figlia 2 settimane al mese, che ha una meravigliosa relazione di non convivenza, tanti amici e una marea di NOI fluidi che cambiano ma che sono tutti preziosissimi. 

Non ho ancora fatto nessuna prova di zaino.

Non so esattamente che vestiti porterò, conosco solo una delle mie compagne di viaggio. 

Ma so che voglio partire e che ANDRÀ TUTTO BENE, perché quando si vive la vita che si vuole, non può che andare bene. 

 

 

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2 commenti
  1. silvia dice:

    Intanto, grazie. Per le parole che scrivi.
    l’Universo (o destino o caso, chiamalo come vuoi) mi ha fatto incrociare la tua strada di nuovo, dopo che ti avevo contattata perchè intenzionata a partecipare ad un tuo incontro di scrittura creativa ed avevo assistito alla presentazione di un tuo libro a San Lazzaro.
    Ho letto sul blog la tua storia recente, molto simile alla mia per accadimenti e prese di coscienza.
    In questo momento sento anche io la spinta a camminare, inteso come “andare verso” anche se non conosco ancora la destinazione, e mi dispiace non aver visto prima la proposta del cammino delle Dee.
    Non posso assolutamente contrastare il volere dell’Universo perciò mi iscriverò alla newsletter ;). Ed inizierò ad allenarmi per il prossimo cammino.
    Silvia.

    • Francesca Sanzo dice:

      ciao Silvia, grazie a te per avermelo voluto dire. Ti sono vicina, davvero. A volte ci sembra tutto difficile, ma poi torna la voglia di camminare 😉 spero di incontrarti presto.

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