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Blogger di classe al wordpress Camp: sabato 24 novembre 2012

Domani sarò al Word Camp di Bologna, un’iniziativa nata dalle amiche di Girl Geek Dinners Bologna , in collaborazione con WordPressWordPress Italia et3lab. Ci sarà anche StudioLost, la Web Agency di Stefano Castelli, il mio compagno.

Ho voluto partecipare all’evento per condividere con tutti coloro che sono interessati all’argomento, in particolare insegnanti e educatori, il progetto che durante l’anno scolastico scorso ho realizzato in collaborazione con la scuola Media Dozza di Bologna, ovvero il laboratorio “Blogger di classe” che ha portato alla nascita di Dozzilla.

Durante il secondo quadrimestre, con un gruppo di ragazzi volontari di II media, alcuni insegnanti che ci hanno creduto (che ringrazio tantissimo perché grazie a loro abbiamo realizzato un progetto di valore) e grazie al contributo della Fondazione Del Monte ci siamo incontrati una volta alla settimana per realizzare il nostro percorso di co-creazione del blog della scuola, partendo dall’esame del contesto del web nell’ottica di creare opportunità creative per i ragazzi.

Abbiamo organizzato una redazione web, fatto brain storming, analizzato le competenze e i desiderata dei partecipanti per dividere i compiti e abbiamo approfondito il concetto di storytelling online, per raccontare il quartiere Barca, le sue storie e i suoi percorsi.

I ragazzi hanno intervistato e ascoltato lo scrittore e blogger Danilo Masotti, ma anche parlato di sicurezza online con la Polizia Postale e indagato il contesto istituzionale  grazie all’incontro con Milena Marchioni dell’agenda digitale di Bologna .

Il progetto Blogger di classe ha l’obiettivo di sviluppare una cultura digitale per la generazione dei “Nativi digitali” (termine che non amo, ma che ormai è entrato nella consuetudine esplicativa dell’argomento) incentivando l’uso positivo della Rete e dei Social Media, anche nell’ottica di orientare alle professioni digitali coloro che sono appassionati di tecnologie e comunicazione.

Blogger di classe è uno dei due progetti che propongo alle scuole, agli insegnanti e a chi si occupa di educazione e sociale insieme a Gioco di squadra che si rivolge invece ad insegnanti e genitori per un accompagnamento consapevole all’uso dei social media e del web attraverso l’alfabetizzazione al digitale di coloro che devono affiancare i ragazzi nell’entrata e uso della Rete.

Credo molto in questi progetti perché sono convinta che ciò che ci spaventa di più nella Rete come insegnanti e genitori si possa (e debba) contrastare prima di tutto attraverso un uso positivo, efficace e consapevole della Rete.

Se avete voglia di ascoltare il racconto dell’esperienza di Dozzilla, vi aspetto domani al WordCamp.

Con me ci saranno anche 2 professoresse e 2 studenti che hanno fatto parte del progetto e racconteranno insieme a me la nostra esperienza che –  mi auguro – si possa replicare altrove.

Dove e quando

Urban Center – Biblioteca Sala Borsa – P.zza Re Enzo, Bologna

ore 14

Sei un insegnante e ti interessa il progetto?

Contattami via mail: francesca.sanzo[@]gmail.com

Blogger di classe e Gioco di squadra fanno parte del progetto Tessere la Rete: formazione su web e social media che si rivolge a aziende, cittadini e scuole.

Un blog per la scuola: obiettivi e slides introduttive

Una parte del mio lavoro è dedicata alla formazione con l’obiettivo di ridurre il digital divide generazionale e contribuire a un’alfabetizzazione consapevole all’uso dei Social Media e alla pratica del digital storytelling.

Oltre al corso Gioco di Squadra – che si rivolge a genitori e insegnanti – ho iniziato un progetto sperimentale alle scuole medie Dozza di Bologna: costruire un blog insieme a studenti e insegnanti.

Gli obiettivi di questo percorso sono molti:

  • realizzare uno spazio virtuale a disposizione della scuola per raccontarsi e raccontare il quartiere attraverso uno storytelling partecipativo;
  • creare consapevolezza su cos’è un blog, come possono essere usati i social media e quali sono le prerogative di ciascuna piattaforma e del mezzo;
  • orientare alle professioni del web: ogni lavoro è fatto di fatica, studio e formazione continua, anche questo. Esistono differenti professionalità in gioco e attualmente si tratta di lavori che “ancora reggono” alla crisi. Non ci si può però inventare blogger o social media manager.
Il percorso formativo prevede una prima lezione introduttiva ai blog e all’uso della Rete per creare un progetto di narrazione scolastica e poi una serie di incontri con un gruppo ristretto di studenti e insegnanti che  – coordinati da me – creeranno una vera e propria redazione web per la creazione e gestione del blog scolastico.
Gli insegnanti delle scuole medie Dozza di Bologna sono persone avvedute e molto attente;  devo davvero ringraziarli per l’occasione che stanno offrendo a me, ma credo anche alla loro scuola.
Il fatto che l’Istituto sia dotato di lavagne interattive multimediali (LIM) è un vantaggio notevole: nell’avanzamento del percorso ci sarà bisogno anche di internet ma, trattandosi di un gruppo ristretto, potremo usare l’aula informatica della scuola.
Il progetto sta suscitando l’interesse degli studenti (in particolare gli stranieri sono entusiasti all’idea di poter raccontare anche la storia della loro famiglia e delle loro, differenti, culture) e anche degli insegnanti. Durante i diversi scambi avuti con professori, maestre e genitori, in questi mesi in cui sto promuovendo i miei corsi per la scuola, ho avuto l’impressione di aver “colto nel segno”: è maturata una sana consapevolezza che, per usare bene la rete, sia necessario evitare stereotipi demonizzanti o facili entusiasmi e invece si debba imparare a conoscerla.
Non è un caso che mi abbiano invitato anche in un’altra scuola media per un approfondimento sulla netiquette rispetto ai social media (Facebook in primis), privacy, uso consapevole del profilo e della propria identità reale e dei “giochi a pagamento”.
Queste esperienze sono fondamentali per me e davvero entusiasmanti: è molto bello anche il dialogo che si sta creando con alcune strutture scolastiche e associazioni, presso le quali, prossimamente, terrò alcuni dei miei corsi.
Io ho pianificato un’offerta ma le singole declinazioni si sono tarate sulle esigenze della scuola o gruppo di lavoro.
Impariamo tutti: io per prima che, nell’ascolto delle esigenze degli adulti e interessi dei ragazzi, posso davvero fornire un servizio completo e personalizzato.
Di seguito le slides della mia prima lezione alle Dozza, a disposizione dei ragazzi e degli insegnanti, ma anche dei lettori.
Chi fosse interessato ai miei corsi (Bologna e limitrofi) può contattarmi in privato.