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A due passi dalla meta, presentazione a Roma

Presso la libreria Feltrinelli di Viale Libia 184, presento il mio ultimo libro A due passi dalla meta, ed. Giraldi, il 22 marzo alle 18. 

Se vivi a Roma e hai voglia di venire a dialogare con me riguardo a corpo, mantenimento degli obiettivi, senso degli obiettivi, creatività, movimento e scrittura, ti aspetto insieme alla giornalista Francesca Guinand che modererà la serata. 

Chi è Francesca Guinand?

Francesca Guinand, romana classe ‘82, è una giornalista professionista che si occupa di donne e lavoro. Come free lance collabora con Lettera43 con una rubrica settimanale, Mum at work, dalla quale è nata l’idea del Festival e della ONLUS Donne A Lavoro, per la quale è Presidentessa. Ha lavorato nell’ufficio stampa del Parlamento Europeo, collaborato con Repubblica.it e Metro International. Oggi è addetta stampa per startup e imprese “rosa” e scrive per il gruppo editoriale News 3.0 e per VanityFair.it.

Vuoi saperne di più sui miei libri? 

Dal 2014 scrivo libri, oltre che articoli per blog e magazine. Ne ho scritti due che raccontano la mia storia di cambiamento (ho perso 40 chili in un anno) e il mio nuovo approccio al mondo, grazie a una vera e propria “muta”. Scopri cosa ho scritto nella sezione libri

Ti aspetto a Roma! Firmerò libri e dialogherò con tutti coloro che avranno voglia di farmi domande! 

Mut-Azioni. Il workshop motivazionale finalmente a Roma!

L’8 marzo 2016 Mut-Azioni è uscito, per la prima volta, allo scoperto a Google Italia.

Eravamo a Milano e grazie alla collaborazione con Work Wide Women ho potuto concretizzare UN SOGNO: parlare di fallimento, fragilità, senso di inadeguatezza, non per la commiserazione collettiva ma per raccontare come tutte le emozioni che ci portano a ritenerci inopportune al cambiamento, siano in realtà un potenziale, se impariamo ad accettarle. 

Sono arrivate 80 donne, con le quali abbiamo condiviso una giornata intensa, ricca, durante la quale ci siamo esercitate per focalizzarci sul cambiamento, sui piccoli passi che ognuna di noi può fare per stare bene e valorizzarsi. 

Poi a dicembre è stata la volta della mia città: Bologna. Anche in quell’occasione, l’energia in sala è stata altissima e in quel modo solidale e franco che contraddistingue un gruppo di donne che si mette allo scoperto, abbiamo lavorato, insieme, ognuna concentrata sul proprio cambiamento personale. 

Il 10 marzo, Mut-Azioni, sempre in collaborazione con Work Wide Women, sbarca a ROMA. Il mio sogno è portare, di nuovo, tante donne in sala e – di nuovo – lavorare perché l’energia collettiva sostenga l’energia personale. 

Succederanno delle cose, lo so già e sono convinta che se anche tu vorrai esserci, proverai la stessa sensazione. 

Quello che chiami fallimento è l’esperienza che costruisce chi sei oggi e chi scegli di diventare domani. Per diventare la donna che vuoi essere, devi passare attraverso il cambiamento. Ogni giorno.

Francesca Sanzo

Dopo le fantastiche esperienze a Milano dell’ 8 marzo 2016 (guarda qui lo storify) e  del 16 dicembre a Bologna, siamo felicissime che Mut-azioni arrivA a Roma!

L’evento che s’ inserisce nella settimana della della donna,  è  nato dalla collaborazione con  Donne A Lavoro Onlus e in partnership con L’Oréal Italia, che ospiterà l’evento nella bellissima sede dell’Accademia L’Oreal. 

Se è vero che il cambiamento passa principalmente dalla nostra interiorità e dalla nostra sfera più intima, è altrettanto vero che esso si manifesta sul nostro aspetto esteriore. 

Quando siamo più sicure di noi stesse, siamo più decise anche nelle nostre scelte estetiche che influenzano l’immagine che diamo di noi a tutto tondo.

E’ importante curare il nostro benessere interiore, come quello esteriore; da questo assunto nasce questo evento e la partnership con L’Oreal Italia. L’intento condiviso è offrire un’experience a 360° che sia in grado di trasferire un know how utile ad orientarsi verso il cambiamento consapevole.

In uno dei momenti della giornata, ad affiancare Francesca Sanzo, ci sarà una consulente L’Oreal che attraverso l’utilizzo della App Style My Hair, fornirà consigli di stile e di look alle partecipanti.

Coniugare i consigli di Francesca Sanzo con i consigli di L’Oreal sarà un’ottima occasione per  proiettare noi stesse verso un cambiamento completo e radicale teso a migliorare le nostre prestazioni professionali e la nostra performance sul campo.

DOVE E QUANDO

Venerdì 10 marzo 2017  h 10-17 presso Accademia L’Oréal Roma, Piazza Mignanelli 23

 COS’È MUT-AZIONI?

Mut-azioni” è il workshop motivazionale curato da Francesca Sanzo sul cambiamento personale e professionale: 6 ore che modificheranno l’approccio alla visione di noi stesse e delle sfide quotidiane che ci poniamo e che ci giungono dall’esterno.

Come facciamo a diventare leader nel nostro lavoro e a focalizzarci sulla strategia centrandoci sul “mind power”?

Per essere efficaci, focalizzate e assertive dobbiamo infatti liberarci del peso di una narrazione negativa che facciamo a noi stesse, che ci blocca in ruoli che non ci appartengono e blocca le energie generative di idee e progetti.

Il percorso è suddiviso in 3 parti:

  • [TESTIMONIANZA]
  • [ASCOLTO]
  • [INTERAZIONE]

Ogni persona, alla fine del laboratorio, si troverà con una mappa delle parole su cui continuare a lavorare per migliorare la propria assertività e l’approccio a sé stessa e agli altri e una mappa delle piccole azioni che generano grandi risultati.

Perché Mut-Azioni? E perché torna il 13 maggio a Roma

Ci pensavo da un po’, oggi l’ho fatto: il post è un video “artigianale” girato in uno degli angoli che preferisco della mia casa, quello davanti alla libreria.

Il 13 maggio Mut-Azioni sarà a Roma e si sono aperte ieri le iscrizioni: in questo video ti spiego perché potrebbe essere una bella opportunità venire, come è nata l’idea di questo workshop e in che modo penso possa esserti utile per un nuovo approccio a te stessa e al tuo lavoro!

[Rispetto al video: sii clemente. Sulle occhiaie e le rughe invece puoi dirmi tutto quello che vuoi ;-)]

Cercasi duplicatore e altri eventi della settimana

Quando ho chiesto agli dei dell’Olimpo di duplicarmi per potere essere contemporaneamente a più eventi/progetti mi sono dimenticata di specificare. Hanno capito volessi diventare il doppio e hanno compiuto il miracolo: ora occupo due posti con un sedere solo, ma non riesco lo stesso a fare tutto quello che vorrei.

E’ un periodo molto fitto di impegni perché fondamentalmente faccio cose che mi piacciono e il vero antidoto all’insofferenza verso un panorama culturale e politico mortificante per me è proprio nel fare, leggere, creare (anche solo nei pensieri).

Così sono molto felice di essere entrata nel team di GGD Bologna, per esempio.

Credo che per me sia il modo migliore di darmi da fare in due ambiti a cui tengo molto, ovvero le questioni di genere e il digitale. E sono molto felice che il 12 aprile 2013 saremo a Roma con la tappa del tour di Smart Women e spero davvero di poter incontrare tante persone che di solito frequento solo virtualmente. [se volete iscrivervi fatelo qui]

Sono anche molto felice di come stanno andando i miei progetti legati alla formazione su web e social media e alla riduzione del digital divide intergenerazionale e il 10 aprile ho accettato con piacere di partecipare all’evento bolognese di Navigare Sicuri (e se volete, scrivendomi, c’è ancora posto per partecipare).

Vogliano parlare poi di CoderDojo?

Grazie a Barbara ho scoperto questo progetto internazionale (lei, suo marito e altri appassionati lo hanno portato a Milano) per fare entrare i bambini in contatto con la programmazione e l’ho intervistata.  Contemporaneamente sono entrata in contatto con Carmelo che voleva portare il progetto a Bologna e grazie al rilancio dell’intervista siamo riusciti a creare una bella sinergia e a fissare un incontro con alcune persone di Iperbole – Comune di Bologna (che ha dimostrato subito grande interesse all’evento) e l’evento si farà all’Urban Center l’11 maggio 2013.

Tutti questi entusiasmi si sommano al mio progetto legato alle favole (ho in mente nuove idee), al lavoro, alla famiglia, alla Frollina che cresce, a una situazione familiare un po’ complessa e ai tanti libri che ho sul comodino da leggere.

Certi giorni avrei proprio bisogno di un duplicatore come quello di Calvin & Hobbes : entro in uno scatolone e escono almeno 2 Panzallaria.

Oppure avrei bisogno di sapere dire di no: anche se non sono così sicura che sia il mio problema.

Io sono un’appassionata seriale, se trovo qualcosa che amo mi ci butto a capofitto.

Deve essere perché, per troppi anni ho sofferto di quella che Sheryil Sandberg in Facciamoci avanti chiama la “sindrome dell’impostora“, mi sono sempre sentita in colpa e inadeguata e tante volte non mi sono fatta avanti pensando che qualcuno prima o poi avrebbe scoperto che non sono così brava, non sono così professionale, non sono nemmeno così simpatica come sembro.

E non è che oggi io ne soffra di meno di questa sindrome, ma ho imparato a spegnere l’interruttore o – ancora meglio – a rispondere alla vocina subdola con un sonoro ” E allora? se dovessero scoprirlo cosa mai può succedermi? Magari mi va fatta bene!”. Di per se’ non è sicuramente la soluzione migliore ma è efficace e tanto basta.

Su questo blog ho raccontato per anni la mia sindrome di Calimero (in Italia forse rende ancora meglio l’idea), poi a un certo punto mi sono un po’ sbloccata, quel tanto che basta per fare defluire passione, per decidere che il lavoro in un ufficio non faceva per me, per scegliere di rischiare un po’ in cambio di una vita con entusiasmi a 360°, in cui non mi sarei accontentata del rassicurante “Sono fortunata perché un lavoro ce l’ho, mi realizzerò in qualcosa d’altro” che serpeggiava nel mio cervello da un po’ e che serpeggia, sempre, in mezzo a tante persone.

Mi sono detta che uno per realizzarsi ha bisogno di molte cose e che forse non è che io mi voglio realizzare, voglio semplicemente cercare di vivere bene, giorno dopo giorno, ora dopo ora e non solamente durante le ferie imposte da qualcun altro.

E così insomma – malgrado le fatiche quotidiani, i guai, le sfighe, i soldi che non bastano mai perché qui questo ragionamento lo abbiamo fatto in due – malgrado questo, sto bene e nutro e curo entusiasmo seriale.

E stasera vado a festeggiare con i miei compagni di scuola elementare. Che Paolo Nori è vivo e sta abbastanza bene e noi, orfani di maestro, lo aspettiamo bevendo birra alla sua salute!

[immagine in copertina: Copertina de “Il progresso tecnologico fa boink“]

La rivincita del Calzino spaiato – recensioni

Ecco un paio di recensioni dello spettacolo tratto da questo blog dopo la rappresentazione romana.

Da TrullArt

E a coronare e far brillare nelle ultime serate lo sfondo buio del teatro è stato un singolare spettacolo di cui già il titolo è un ironico aperitivo: ‘La rivincita del calzino spaiato’ di Francesca Sanzo, con Anita Giovannini e Alessandra Frabetti anche regista.
Uno spettacolo che ha affiancato al teatro una contenuta, ma sfavillante danza artistica-circense che ha fatto rabbrividire per la sua eccezionalità ed inaspettata raffigurazione.

Lo spettacolo è un cannocchiale rivolto alla sfera femminile che zoomma in più occasioni facendo emergere i divertenti, tragicomici SOS femminili, specie nel momento in cui una donna diviene mamma e cambia la sua vita, non tralasciando però i vari ed ampi momenti di ‘follie’ femminile e silenti richieste di attenzioni e comprensioni.
Una giostra di isterie e pensieri al femminile che fanno riflettere e divertire insieme per la reale comicità proiettata e riportata sulla scena prendendo spunto da ‘vignette’ di vita…Ma non è forse questo il bello delle donne?
E a maggiorare l’effetto scenico sono state le sfumature musicali-artistiche della performance: tra ritornelli canterini e piroette circensi che meritano attenzione e sono in grado di calamitare gli sguardi anche di un pubblico adulto come quelli di un bambino, insieme alle raffigurazioni pittoriche esposte in sala di Beatrice Bertaccini (Bologna) che ha colorato ancor di più le mura del Fanfulla.

Da RecenSito

Nell’epoca del 3.0, della comunicazione social, e di tanti altri termini non completamente chiari a tutti, molti sono i tentativi di usare e sperimentare la scrittura sul web. Lo spettacolo “La rivincita del calzino spaiato”, fa un procedimento opposto o, se vogliamo, un passaggio ulteriore: dall’esperienza reale di Francesca Sanzo, mamma blogger nota sul web come Panzallaria, nasce il suo personal storytellin in progress (tanto per continuare con “termini tecnici”); dal blog, testo depositato sull’etere, nasce in un secondo momento lo spettacolo. Dunque attraverso la finzione teatrale viene riportato nella realtà ciò che sembrava aver preso la via immateriale del web.

Posto che si tratta di un’operazione assolutamente attuale e di per sé interessante, c’è anche da riconoscere che il risultato in termini di performance teatrale è altrettanto soddisfacente. Lo si deve al felice incontro tra Francesca Sanzo e la regista Alessandra Frabetti. Quest’ultima è anche in scena, ironica e divertente, nel ruolo della madre di Panzallaria, interpretata da una vulcanica Anita Giovannini. Lo spettacolo ci porta dentro la vita di questa mamma: la gravidanza, i primi pasti della piccola frollina, la sindrome preM. (premestruale per i meno intellettuali), sono solo alcuni dei temi toccati. Ma non si tratta di uno spettacolo per sole donne: Panzallaria rappresenta un universo che inevitabilmente riguarda anche, e non meno, il sesso maschile. Il livello di coinvolgimento è altissimo sia per gli uomini che per le donne. Risate sentitamente sincere sono assicurate. La scelta registica di una rappresentazione che si serve dell’ausilio di molti oggetti scenici contribuisce a catturare l’attenzione del pubblico, ma è innegabile che le grandi doti (recitative ed atletiche) di Anita Giovannini sono le principali responsabili del coinvolgimento degli astanti.

Da MArte Magazine

Il 24, 25 e 26 maggio sul palco del Forte Fanfulla di Roma si sono esibite Anita GiovanniniAlessandra Frabetti, le quali grazie alla regia di quest’ultima, hanno divertito il pubblico con la storia di una donna, interpretata dalla Giovannini, alle prese con la sua vita quotidiana da mamma impreparata. Una combinazione deliziosamente farcita da pensieri un po’ femministi e un po’ vittime dell’età contemporanea.
Mamme che state leggendo questo articolo sapete di cosa sto parlando. Detto così potrebbe sembrare un normale spettacolo su poppate, nottate in bianco, pannolini da cambiare e denti che nascono, in realtà c’è qualcosa di più eccitante e divertente.
Con La rivincita del calzino spaiato per la prima volta in Italia viene portato a teatro una storia costruita su post lasciati in rete, poiché lo spettacolo infatti nasce dall’idea di portare in scena le avventure di una madre leggermente anticonformista e molto impacciata raccontate nel blog PANZALLARIA di Francesca Sanzo nato nel 2005.

Ed ecco una gallery di foto dalla data romana:

 

 

Il calzino spaiato a Roma

Lo spettacolo tratto da questo blog raggiunge la capitale!

Lettori romani, salvatevi la data!!!!!

Per la rassegna PARABOLE FRA I SANPIETRINI # 10

Giovedì 24, Venerdì 25 eSabato 26 Maggio

Roma, Forte Fanfulla, ore 21.30

Tessera ARCI obbligatoria

La rivincita del calzino spaiato: pensieri di una mamma post-moderna

Di: Francesca Sanzo

Regia: Alessandra Frabetti

Con: Anita Giovannini, Alessandra Frabetti

info e programma completo:

www.offrome.comwww.parabolefraisanpietrini.blogspot.com

OffRome

info@offrome.com

Mobile: +39.339.8142317

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