Scendi il bambino che lo piscio
Leggo su FB che a qualche mamma dà particolarmente fastidio quando bambini urinano al parco. L’occasione parla esplicitamente di un gesto maleducato di un bambino di 9 anni che annaffia con il pisellino i più piccoli ma dai commenti al post intuisco che c’è anche chi – in generale – doccia o non doccia, non accoglie di buon grado le pisciatine bucoliche.
Dal momento che io alla Frollina, se ha la pipì al parco, non disponendo di bagni pubblici, gliela faccio fare in posizione defilata e in luoghi dove gli altri non vadano a giocare e che se siamo in montagna, campagna, i boschetti sono un open space di indubbia bellezza dove annaffiare i fiori (che poi la pipì è acqua e ammoniaca, mi sembra di ricordare), ho lanciato un sondaggione su friendfeed, Patria dei sondaggi.
La maggioranza dei friendfidi che hanno risposto propende per l’oriantoio free a patto che non dia fastidio agli altri. Qualcuno suggerisce di farla direttamente sullo scivolo, che fa un po’ effetto AcquaFan e dato il tristo stato in cui versano le casse comunali c’è un gran bisogno di giochi nuovi nei parchi pubblici delle città italiane.
Qualcuno non ci trova niente di male, altri obiettano che è una questione di IGIENE: se Paolino mette le mani dove qualcuno ha fatto pipì, poco importa che sia la pipì di un innocente cucciolo umano. La piscia è e piscia rimane.
Qualcuno si spinge oltre e rinfocola l’eterna lotta tra le due fazioni del parco: i genitori dei bambini e i padroni dei cani.
Una friendfida chiede provocatoriamente se – nel caso di defecatio bucolica (per la quale anche io ho fatto outing perché è capitato che a Frollina scappasse la grossa in giro per i colli) – i genitori sono bravi come i padroni di cani e raccolgono anch’essi l’escremento infantile per riporlo nell’apposito cassonetto.
Al paragone canide/hominide c’è qualcuno che si spinge oltre e suggerisce la locuzione “Scendo il bambino che lo piscio”. Un fervente sostenitore della parità e condivisione dei compiti in famiglia corregge in modo da sottolineare l’importanza della com-partecipazione genitoriale con un “Scendi il bambino che lo piscio” che prelude all’alternanza equa dei ruoli. Noi a Bologna, che siamo sleng un bel po’, diciamo “Scendi il cinno che lo piscio!”.
Io personalmente non ci trovo nulla di male nella pisciata open space a patto che soddisfi i seguenti requisiti:
- mai farla dove altri potrebbero giocare
Deve essere anche per questo che mia figlia è una calamita per tutte le zecche dell’Emilia Romagna? E’ una punizione divina per la mia cialtronaggine pissarona? Domande inevase.
Forse nei parchi dovrebbero mettere dei bagni pubblici, oppure fare come con i cani: vendere sacchetti e palette per quella grossa, sancendo una nuova era di prosperità e pace tra le due fazioni, storicamente nemiche, che frequentano tutti i parchetti del mondo.
Se anche tu vuoi partecipare al sondaggione (ribaltandone o confermando i risultati) lo puoi fare con un commento a questo post o direttamente su friendfeed:
Per commentare il post scrivi sotto.
E per sancire il legame inscindibile cinni/cani, leggi questo friendfeed a cui abbiamo già chiesto il gemellaggio