[Premessa: questo è un post da carie ai denti, convenzionato con lo Studio Dentistico “Sdolcins”, se non avete soldi e voglia di procedere alla cura o non vi siete lavati in maniera approfondita i denti, evitate la lettura]
Non stai mai ferma, nemmeno quando dormi. Ti copriamo e dopo qualche ora ti ritroviamo con i piedi dove dovrebbe stare la testa (quando va bene) o sommersa sotto montagne di pupazzi da cui non vuoi separarti. A scuola le maestre ti chiamano “Radiolina”, dicono che sei una bambina solare e chiacchierina, che dovrebbe imparare a gestire i momenti, ma che le fai ridere, che fanno fatica a sgridarti per quel tuo faccino dolce. Sei amica di tutti, quando incontri o intravedi un compagno di classe, appena scesa dallo scuolabus, vi sbracciate e mandate baci e abbracci. Hai una cartella più grande di te, ormai sei abituata a essere sempre la piccolina della classe. Certe volte vorresti esserlo di più, mi dici che ti piacerebbe tornare alla Materna o al Nido, ma anche andare alle Medie. Hai una passione per le bimbe più grande, qualche amore amicale, ma dici che tu non ti fidanzi come alcune tue compagne, che di tempo ce n’è e gli amici sono amici.
Racconti favole, ti piace leggere quel che riesci a leggere e sperimentare quel che ancora non decifri. Punti il dito verso alfabeti immaginari e provi a decriptarli, anche con la fantasia. Hai scoperto Geronimo Stilton e non vedi l’ora che arrivi la sera per leggere un pezzetto di un nuovo libro. Piena di emozione e desiderio di guardare ogni minimo dettaglio.
Mi chiedi spesso perché non hai un fratellino, ti piacerebbe molto e ogni volta mi spezza un pezzettino di cuore, ma fa niente, nella vita mica possiamo avere tutto no?
Io ti rispondo che la tua famiglia sono le persone che ti amano e che ami e che non servono mica i rapporti sanguigni per decidere che qualcuno è tuo parente. Mi dici è vero, infatti io ho una zia che ci siamo scelti perché ci vuole bene, non è mica tua sorella, ma è pur sempre mia zia.
Cresci in fretta e a volte vorrei che il tempo si dilatasse in questi giorni in cui profumata di pane hai ancora voglia di stringerti a me, ti fidi della mamma e le confidi piccoli e grandi segreti. Dici che tu da grande “farai la geografia”, sarà il tuo lavoro, perché così potrai trovare i tesori dei pirati nei segreti delle mappe del mondo. Oppure parli di un futuro da chitarrista e da pizzaiola e da blogger, come la mamma.
Se ti chiedo come è andata a scuola, mi rispondi che me lo racconti alla fine della quinta elementare “così è una sorpresa più grande”!. Ti arrampichi sugli stipiti delle porte per giocare a SpiderMan, costruisci tane sotto il tavolo e quando dipingi ti piace mischiare i colori, in modo che diventino un unico arcobaleno in miscuglio, per inventare nuove tonalità.
Attualmente hai un paio di desideri grandissimi: farti i buchi alle orecchie e conoscere Babbo Natale. Dici che starai sveglia alla Vigilia, che lui non se ne accorgerà e tu lo spierai mentre mette il tuo regalo sotto l’albero. Tra meno di un mese hai 6 anni, mi sembra che il tempo sia passato in un soffio, mi sembra che nel mio cuore tu ci sia da sempre. Tra questi due estremi viviamo la nostra vita, nei giorni belli e in quelli meno, nei giorni che siamo felici e in quelli che ci arrabbiamo.
Tu – per la verità – ti arrabbi molto poco. Hai sempre un sorriso, ti dimentichi in fretta delle liti e ti adatti a qualunque situazione con una grazia e un coraggio che ti ammiro molto. Se ti scatto una foto mi dici “Dai, dai che così la mettiamo su Facebook” . Metti in fila piccoli personaggi e costruisci narrazioni senza fine, con le vocine diverse per ognuno di loro.
Spero di ricordarmi sempre di te così, che la nostra vita insieme e anche quella dopo, sia la summa di tutto questo e di quello che in potenza già sei e diventerai. Spero di non dimenticarmi mai che sei una persona e non solo mia figlia.
Spero che tu abbia un futuro sereno, che anche nei momenti bui sappia sempre che su di me puoi contare, qualunque cosa succeda, qualunque persona diventerai, qualunque strada prenderemo tu e io insieme, tu e io separate.
Ti amo figlia mia. Lo scrivo perché sono consapevole che questo è uno di quei momenti che ricorderò per sempre e voglio ripetermelo per almeno tre volte di seguito quanto sono fortunata.