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francesca sanzo

Dieta, fake news e messaggi ingannevoli sulla storia delle persone

Sette anni fa, dopo un percorso personale per uscire dall’obesità che ho raccontato sul mio blog panzallaria , ho scritto anche un libro autobiografico: 102 chili sull’anima che non è un manuale di dieta ma una storia personale che contiene un messaggio che desideravo condividere e che ha a che fare con  quello che ho imparato perdendo 40 chili in un anno.

Possiamo cambiare in qualsiasi momento della nostra vita ma per farlo io ho dovuto accogliere e accettare ciò che mi aveva portato a diventare obesa, amare il mio corpo ancora grande e perdonarmi per come avevo scelto di affrontare le mie paure e fragilità. 

Il libro ha avuto un successo per me insperato e fin da subito sono stata oggetto di attenzione da parte di testate giornalistiche e tv e in alcuni casi ho autorizzato la pubblicazione di mie foto

Ho scelto consapevolmente di condividere la mia storia perché credo nel potere generativo delle narrazioni autobiografiche e perché pensavo che alcune sofferenze ma anche alcune scoperte non riguardassero solo me e il mio corpo. Continua a leggere

Un contest fotografico dedicato a Bologna e all’acqua al Bologna Water Design

Ho deciso di aderire come Media Partner a una bellissima iniziativa che ha come oggetto Bologna, ll’acqua e il digitale: 3 passioni della mia vita.

Si tratta di un Contest fotografico a cui sarà possibile partecipare dal 24 agosto al 12 settembre con foto di luoghi e parole che abbiano come tema l’acqua coniugata alla città. Per partecipare bisogna usare l’hashtag #Bolognawater che dovrà accompagnare gli scatti su Instagram e in tutti i post sui Social.

Può partecipare chiunque, a patto che abbia voglia di tirare fuori l’ispirazione fotografica e poetica che ricava dai luoghi e monumenti di Bologna. Le migliori foto (scelte da una giuria) saranno esposte – in concomitanza con il Fuori Cersaie – in una mostra durante la kermesse Bologna Water Design e saranno coloro che la visiteranno a decretare i vincitori dell’iniziativa.

Per presentare il contest e l’evento ho intervistato Francesca Nanni del network Face Creative Link.

Affilate macchine digitali, creatività narrativa e poetica, profili di Instagram e entusiasmo: le migliori opere saranno esposte in una vera mostra all’interno della suggestiva cornice dell’ex ospedale dei Bastardini.

Bologna Water Design: in che contesto nasce?

Bologna Water Design è una manifestazione dedicata al design dell’acqua che nasce come kermesse “fuori fiera” del Cersaie, il Salone internazionale della Ceramica.

Dal 23 al 28 settembre prossimi negli spazi dell’ Ex-Ospedale dei Bastardini di Via d’Azeglio e quest’anno, anche nei chiostri dell’adiacente ex Maternità, che per la prima volta vengono aperti al pubblico, saranno ambientati i progetti di architetti e designer di fama internazionale che interpreteranno il tema dell’acqua in modo unico grazie anche alla collaborazione con alcune aziende leader del settore.

La manifestazione è un’importante occasione di incontro fra città, design, cultura e impresa. Il programma, infatti, propone iniziative rivolte non solo agli addetti ai lavori, ma anche ad un pubblico trasversale di persone interessate al design e al contributo che il design può dare al miglioramento della qualità della vita contemporanea.

L’edizione del 2012 è stata visitata da oltre 10.000 persone, fra cui moltissimi bolognesi, il che dimostra non solo il successo della manifestazione ma anche l’attenzione e l’interesse dell’intera città per questo tipo di iniziative

Un evento territoriale ma anche digital: come si svolgerà?

#bolognawater è il nome del contest creativo che invita a postare foto e parole-fotografate a tema “acqua” su Instagram.
Il concorso si svolge dal 24 agosto al 12 settembre prossimi sul social network Instagram e prosegue dal 23 al 28 settembre con una mostra fotografica all’interno della manifestazione Bologna Water Design.

Nasce, quindi, come evento digital, on line, per diventare, con la mostra, un evento off line vero e proprio. Anche la scelta dei vincitori finali seguirà un percorso differente dal consueto perché saranno i visitatori della manifestazione a decretare con i loro “like” espressi in diretta le foto e le parole-fotografate migliori tra quelle presenti in mostra.

Cosa si intende per parole fotografate?

La principale novità del concorso è che si richiede ai partecipanti di postare, oltre alle foto, anche le parole-fotografate, intendendo con questa espressione pensieri, frasi, poesie scritte e poi fotografate. Instagram nasce come social network dedicato alle immagini ma in questo contesto, mi interessava anche recuperare e far rientrare le parole, i pensieri, la poesia che un elemento come l’acqua può ispirare.

Chi può partecipare al concorso #BolognaWater e che visibilità avranno i contenuti?

Il concorso è aperto a tutti e non ci sono limiti al numero di scatti (sia per le immagini che per le parole fotografate) che ogni concorrente potrà taggare all’hashtag #bolognawater.

I contenuti saranno visibili, oltre che su Instagram, anche sul blog e sulla pagina Facebook di Face Creative Link, mentre altro spazio sarà dedicato dai canali social e dal sito ufficiale della manifestazione Bologna Water Design.

Nell’ottica di valorizzare Bologna, quali obiettivi si pone il Contest?

Il contest propone il tema dell’acqua non solo per ricondursi al concept dell’evento Bologna Water Design, ma anche per richiamare e rimarcare quella che è stata una risorsa di fondamentale importanza nella storia della città di Bologna, che non solo ne ha fortemente caratterizzato l’ambiente urbano, ma è stata per secoli fonte di vita e di lavoro. Ad esempio, non tutti sanno che Bologna, nel Medioevo, era uno dei maggiori porti fluviali italiani.

In questo senso, speriamo che la partecipazione sia soprattutto volta a valorizzare Bologna e le sue sfaccettate correlazioni con l’acqua, dai canali, ai monumenti, dal centro alle periferie.

Inoltre, proprio per rimarcare il legame che questo contest ha con la città, per la selezione delle immagini e delle parole-fotografate, della giuria faranno parte anche due importanti realtà bolognesi: il team di Igersbologna, attivo su tutta la community degli instagramers della città e il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università degli Studi di Bologna, un’istituzione molto innovativa e dinamica

Cos’è Face Creative Link?

Face è un network di comunicazione multidisciplinare. Un sistema vitale in continua espansione, costituito da persone con esperienze, visioni e sensibilità creative differenti tra loro. Si occupa di eventi, comunicazione, video arte, design e creatività.
Il suo obiettivo è promuovere nuove idee, stimolando e moltiplicando opportunità per creare scambi culturali e sociali.

Per informazioni:
http://facecreativelink.tumblr.com
info@facecreativelink.com
www.facecreativelink.com
facebook: Face Creative Link

Parla Core di mamma

[Premessa: questo è un post da carie ai denti, convenzionato con lo Studio Dentistico “Sdolcins”, se non avete soldi e voglia di procedere alla cura o non vi siete lavati in maniera approfondita i denti, evitate la lettura]

Non stai mai ferma, nemmeno quando dormi. Ti copriamo e dopo qualche ora ti ritroviamo con i piedi dove dovrebbe stare la testa (quando va bene) o sommersa sotto montagne di pupazzi da cui non vuoi separarti. A scuola le maestre ti chiamano “Radiolina”, dicono che sei una bambina solare e chiacchierina, che dovrebbe imparare a gestire i momenti, ma che le fai ridere, che fanno fatica a sgridarti per quel tuo faccino dolce. Sei amica di tutti, quando incontri o intravedi un compagno di classe, appena scesa dallo scuolabus, vi sbracciate e mandate baci e abbracci. Hai una cartella più grande di te, ormai sei abituata a essere sempre la piccolina della classe. Certe volte vorresti esserlo di più, mi dici che ti piacerebbe tornare alla Materna o al Nido, ma anche andare alle Medie. Hai una passione per le bimbe più grande, qualche amore amicale, ma dici che tu non ti fidanzi come alcune tue compagne, che di tempo ce n’è e gli amici sono amici.

Racconti favole, ti piace leggere quel che riesci a leggere e sperimentare quel che ancora non decifri. Punti il dito verso alfabeti immaginari e provi a decriptarli, anche con la fantasia. Hai scoperto Geronimo Stilton e non vedi l’ora che arrivi la sera per leggere un pezzetto di un nuovo libro. Piena di emozione e desiderio di guardare ogni minimo dettaglio.

Mi chiedi spesso perché non hai un fratellino, ti piacerebbe molto e ogni volta mi spezza un pezzettino di cuore, ma fa niente, nella vita mica possiamo avere tutto no?

Io ti rispondo che la tua famiglia sono le persone che ti amano e che ami e che non servono mica i rapporti sanguigni per decidere che qualcuno è tuo parente. Mi dici è vero, infatti io ho una zia che ci siamo scelti perché ci vuole bene, non è mica tua sorella, ma è pur sempre mia zia.

Cresci in fretta e a volte vorrei che il tempo si dilatasse in questi giorni in cui profumata di pane hai ancora voglia di stringerti a me, ti fidi della mamma e le confidi piccoli e grandi segreti. Dici che tu da grande “farai la geografia”, sarà il tuo lavoro, perché così potrai trovare i tesori dei pirati nei segreti delle mappe del mondo. Oppure parli di un futuro da chitarrista e da pizzaiola e da blogger, come la mamma.

Se ti chiedo come è andata a scuola, mi rispondi che me lo racconti alla fine della quinta elementare “così è una sorpresa più grande”!.  Ti arrampichi sugli stipiti delle porte per giocare a SpiderMan, costruisci tane sotto il tavolo e quando dipingi ti piace mischiare i colori, in modo che diventino un unico arcobaleno in miscuglio, per inventare nuove tonalità.

Attualmente hai un paio di desideri grandissimi: farti i buchi alle orecchie e conoscere Babbo Natale. Dici che starai sveglia alla Vigilia, che lui non se ne accorgerà e tu lo spierai mentre mette il tuo regalo sotto l’albero. Tra meno di un mese hai 6 anni, mi sembra che il tempo sia passato in un soffio, mi sembra che nel mio cuore tu ci sia da sempre. Tra questi due estremi viviamo la nostra vita, nei giorni belli e in quelli meno, nei giorni che siamo felici e in quelli che ci arrabbiamo.

Tu – per la verità – ti arrabbi molto poco. Hai sempre un sorriso, ti dimentichi in fretta delle liti e ti adatti a qualunque situazione con una grazia e un coraggio che ti ammiro molto. Se ti scatto una foto mi dici “Dai, dai che così la mettiamo su Facebook” . Metti in fila piccoli personaggi e costruisci narrazioni senza fine, con le vocine diverse per ognuno di loro.

Spero di ricordarmi sempre di te così, che la nostra vita insieme e anche quella dopo, sia la summa di tutto questo e di quello che in potenza già sei e diventerai. Spero di non dimenticarmi mai che sei una persona e non solo mia figlia.

Spero che tu abbia un futuro sereno, che anche nei momenti bui sappia sempre che su di me puoi contare, qualunque cosa succeda, qualunque persona diventerai, qualunque strada prenderemo tu e io insieme, tu e io separate.

Ti amo figlia mia. Lo scrivo perché sono consapevole che questo è uno di quei momenti che ricorderò per sempre e voglio ripetermelo per almeno tre volte di seguito quanto sono fortunata.

La mia benzina

Lei è la mia benzina. A volte ingrippa il motore, come stamattina che mi ha fatto venire un diavolo per capello.

Sveglia alle 6.45 con me, ha cominciato subito a salmodiare e fare capricci, mentre io mi trascinavo da un bagno a un caffe a un vestito, con l’ansia di arrivare puntuale in ufficio. Che poi, se ti svegli alle 6.45 e vai a letto all’1, ecco quei preziosi minuti di silenzio, al mattino, per uscire dalle ragnatele del sonno e renderti conto che no, non era il treno per le vacanze quello che ti era sembrato di sentire tutta la notte ma il tuo non-marito che russa, ecco ti ci vuole.

Ma diciamoci la verità. Lei è una benzina fortifera. Anche quando, dopo 8 ore di ufficio e un mare di cose extra da fare, decido che non c’è trippa per gatti e si va al parco a saltare, salire sugli alberi e tutte quelle belle cose che mi rendono la vita migliore.

Come ieri. Ieri che siamo andati al parchetto Calcutta (d’ora innanzi lo chiameremo così il parco con gli alberi grandi e belli ma troppi bambini da contenere, che sembra di stare a Calcutta nell’ora di punta) e si è voluta infilare ovunque e ha gestito una session di quasi un’ora sulla altalena. Roba che al posto delle braccia avevo due ricotte, alla fine. Scadute. Che a pensarci bene e data la mia forma fisica, quando sono riposata sembrano solo due ricotte fresche.

Ecco ieri è stata fatica. Fuori di casa alle 7.30, rientro a casa alle 7.30. Mangia, lava, vesti, racconta favole e così. Che ne siamo usciti in relax vero alle 23, pronti per vedere le ultime due puntate di Lost (che ieri sera mi sono impuntata, niente lavoro extra, niente donne pensanti, niente barcamp, niente di niente, solo Lost e Lost è stato e ho pianto come una vite e mi è piaciuto un sacco il finale e prima o poi, tra qualche mese, racconto, che secondo me ne vale la pena).

Ma lei è la mia benzina.

Quando mi dice

“Mamma, ma chi è Berlusconi?”

e glielo spiego con le mie parole e lei continua a chiedere perché e quando, dopo averle spiegato con le mie private parole cosa penso nel privato di Berlusconi, mi chiede convinta e seria:

“Ma è cattivo come la strega Rantolina?”

E io sghignazzo in bicicletta, l’ennesima bicicletta che mi ruberanno in un amen, mortacci loro!, e proprio sul mio sghignazzo cade la catena

e mentre saracco e tiro giù tutti i santi del paradiso

penso che forse

il DDL n.733 si applica anche ai pensieri e discorsi privati in luoghi pubblici, come i giardinetti dei bambini.

Se m’arrestano almeno sono certa di una cosa

lei

è

la

mia

benzina

Foto della mia benzina

Frollina al parco di Paola Righetti

Paola Righetti è una fotografa, amica, persona a cui voglio molto bene e che mi ricambia con doni bellissimi come questi primi piani. Il suo lavoro di fotografa, anche professionale, lo trovate sul suo blog (che in cambio l’ho anche trasformata in una photoblogger! ;-))

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La mia mamma ha letto il post precedente e mi ha voluto fare un regalo…

Due foto “inedite” di Frollina a 4 ore di vita, era il 18 dicembre 2006

Foto dalla aradio

Alla Radio mi sono divertita.

E il Dado Lucìo mi ha fatto questa foto. Forse prima o poi ci sarà anche l’mp3!