Quel che fa dimagrire è lo stile di vita, non la dieta
Ve le ricordate le polpette bavaresi?
Fantozzi deve dimagrire e va in questa clinica gestita dal professor Birkermaier.
Lo affamano e mettono alla prova di continuo: 20 giorni di digiuno totale in cella e al sesto, la TERRIBILE prova delle polpette bavaresi.
Questa è una delle scene più ricordate della celebre saga di Fantozzi e ultimamente mi è venuta in mente spesso quando qualcuno mi chiede della mia dieta, come ho fatto, cosa ho mangiato e cosa sto mangiando oggi.
Arrivata a -34 chili persi, ogni tanto qualcuno mi ferma per strada (vicini, vecchi conoscenti, commercianti della mia zona) per farmi i complimenti e non nasconde un certo allarmismo: “Ora basta, fermati. Ma stai mangiando vero? Non è che ti ammali???”.
Oppure c’è chi, come mia suocera, è stupita dal fatto che io sia riuscita a dimagrire tanto, perché secondo lei mangio tantissimo per essere a dieta. Ieri sera siamo andati a cena fuori con lei e io ho preso una tagliata di manzo con l’insalata: il pezzo di carne era grosso e me lo sono mangiato davvero di gusto. Lei, a fronte del suo piatto di tortellini, patatine fritte, crema fritta, crescentine fritte, mi ha detto che “Certo che mangi un bel po’ per essere a dieta!”. Le ho spiegato che la qualità dei cibi, i condimenti e la relazione tra quello che mangiamo in una giornata sono molto più importanti della quantità. Le ho anche detto che io sto molto attenta a fritti e carboidrati, che non mi privo di un buon piatto di pasta, ma MAI a cena e MAI se ho mangiato altri carboidrati nel corso della giornata.
Lei allora ha concluso con un: “Quando sarai stanca, ricomincerai a mangiare!” come se il mio percorso avesse una data di scadenza.
Questo scambio, così come quelli che recentemente ho sempre più spesso con tante persone, mi hanno fatto riflettere sui luoghi comuni collegati ai forti dimagrimenti come il mio e vorrei sfatare qualche mito sulla dieta di una persona che deve perdere molti chili.
- Una persona molto grassa, per dimagrire deve praticamente smettere di mangiare. Non è vero. Una persona molto grassa, per dimagrire e sperare di rimanere in forma successivamente alla dieta, deve prima di tutto cambiare stile di vita, capire cosa gli fa male e sviluppare una profonda cultura del proprio benessere e degli effetti di tutti i cibi.
- Una persona – se ha perso molti chili – ha sicuramente fatto una dieta DRASTICA e rischia di diventare una fissata con il cibo, mangiare pochissimo e ammalarsi, senza capire quando deve fermarsi. Anche questo è – per la maggior parte delle persone – falso. Una persona che nel giro di un periodo medio lungo ha cambiato il suo stile di vita, tende NATURALMENTE verso il suo peso forma.
Per dimagrire molti chili, non bisogna mettersi nell’ottica che saremo soggetti a innumerevoli e crudeli privazioni.
In passato ho fatto così ed è sempre stato fallimentare. Pensare che ti stanno togliendo qualcosa che è un tuo diritto (si tratti della cioccolata spalmabile, di un piatto di tortellini o della colazione al bar al mattino) è il modo peggiore per affrontare un percorso di dimagrimento e anche se ce la farai, stai certo che appena raggiunto il tuo risultato, ricomincerai a mangiare uguale e più di prima.
Rendersi conto di quello che mangiavi prima di cambiare vita, quali errori facevi nell’associare i cibi, quale disattenzione mettevi nello zuccherare il caffè e CAPIRE profondamente che tutte queste cose non fanno solo male a te, ma fanno male in generale a tutti e bisognerebbe evitare certe abitudini, è il primo passo per dimagrire sul serio. Perché solo senza data di scadenza, lo stile di vita cambia sul serio.
Potrai fare ore e ore di sport, ma se il tuo fine è solo quello di dimagrire, all’arrivo del prossimo inverno tornerai a spiaggiarti sul divano (come ho fatto io per anni). Potrai mangiare sano per mesi, ma se il tuo obiettivo è la prova costume, alla fine dell’estate la pancetta tornerà a chiederti conto e i tanti sacrifici che hai fatto si disfaceranno alla prima cena aziendale.
Bisogna bandire alcune parole dal nostro vocabolario di persone che vogliono cambiare per stare bene, che vogliono perdere i troppi chili accumulati e queste parole sono:
- dieta
- sacrificio
- peso forma
Essere in forma (vale a dire stare bene con se stessi e il proprio corpo) significa prima di tutto avere attenzione per quello che facciamo fare al nostro corpo. Mangiare bene (ovvero calibrare i carboidrati e scegliere quelli che non ci infiammano), fare un po’ di movimento (vale a dire non uccidersi di sport per due mesi per tornare sul divano, ma iniziare un’attività moderata e costante) e ascoltare i tanti segnali che ci dà, sono il modo migliore per iniziare il cambiamento che stiamo cercando.
Non esiste la prova costume per una persona che ha tanti chili da perdere. Non deve esistere. Non esiste nemmeno il controllo delle calorie che stiamo perdendo correndo. Cioé, anche io quando finisco la mia sessione, guardo compiaciuta quanto ho consumato sulla APP che utilizzo, ma è assolutamente secondario: corro perché mi piace e per quella meravigliosa sensazione che provo durante e dopo la corsa. Mi sveglio alle 6 per andare a correre ma non è un sacrificio, è un nuovo modo di volere bene al mio corpo e al mio cuore.
E anche quando raggiungerò il peso ideale per me, continuerò a correre, perché mi fa bene.
Se cambi la prospettiva e cominci a pensare al cibo come a una fonte di energia e a valutare i cibi in base a questo parametro, non sarà più un sacrificio mangiare una fetta di carne al posto di un piatto di tortellini e saprai anche valutare quando è il momento giusto per mangiare quel piatto di tortellini.
Non sarà più un sacrificio rinunciare alla colazione al bar: magari alla sera ti aspetta un’ottima grigliata di pesce con gli amici, e allora perché affaticare stomaco e fegato con la colazione?
Dimagrire molti chili NON significa smettere di mangiare. Lo ripeto. Chi mi frequenta lo sa, non ho mai smesso di mangiare, nessuno mi ha mai vista cibarmi solo di carote scondite.
In tutti questi mesi, anche all’inizio del percorso, ho sempre mangiato di tutto, nelle giuste quantità e scegliendo accuratamente i cibi. Con “di tutto” intendo ovviamente cibi sani e salutari, quindi non dolci, non bevande gassate o zuccherate, non bevande alcoliche, non carboidrati complessi o con troppo lievito.
Oggi se mi mettono davanti un panino alla cioccolata e una bella insalata, scelgo COMUNQUE l’insalata. Il mio corpo lo sa quello che gli fa bene e sa che dopo un gustoso panino alla cioccolata, sentirei quel fastidioso rigonfiamento addominale che gli impedirebbe di essere davvero in forma e reattivo.
Lo stile di vita è qualcosa che dovrebbe accomunare tutte le persone che hanno a cuore la propria salute e non ha nulla a che fare con l’essere sovrappeso o meno. Non è una punizione ma un dato di fatto oggettivo dello stare bene.
Io sto mangiando (lo dico anche per rassicurare quanti continuano a vedermi dimagrire e pensano sia diventata anoressica a 40 anni 😉 e mi piace molto mangiare. So che sarò sempre borderline, ma sono anche certa che ora che sto bene e che rimarrò attaccata con lo stomaco, i denti e la testa a questo stato.
Attualmente mangio circa 1500/1600 calorie al giorno ma continuo a dimagrire.
Perché?
Credo che sia perché il mio corpo si è attivato, perché il mio peso giusto, per stare bene, sarebbe circa 62/63 chili e sto naturalmente tendendo a quello attraverso il bene mangiare, il bene vivere e il movimento.
Stamattina pesavo 68 chili, ultimamente dimagrisco circa 2 chili al mese. Sono serena, non ho alcuna ansia di quando raggiungere i 62/63 chili ma sono quasi certa che se continuerò con questo stile di vita (che è ormai la mia vita) prima o poi ci arriverò.
E quello che mi sento di dire a quanti leggeranno questo post perché devono perdere tanti chili è prima di tutto che il cambiamento passa attraverso un’analisi di quello che rappresenta per noi la parola “dimagrire”. Se la prima cosa che ci viene in mente, pensando a una dieta, sono le polpette bavaresi di Fantozzi, lavoriamoci sopra.
Perché non è a quello che dobbiamo tendere 😉