Un nuovo capitolo: sono normopeso
Oggi si conclude la mia dieta dimagrante.
Stamattina sono andata per l’ultima volta dalla dietologa che mi ha consegnato la dieta di mantenimento. Ci rivedremo a settembre/ottobre per un controllo, ma di fatto NON sono più una persona a dieta.
Sono passata da 46 kg di massa grassa dell’11 settembre 2013 a 18 kg di massa grassa, oggi 23 maggio 2014.
Il mio indice di massa corporea è 25,4 (dovrei riuscire in breve a scendere a 25), il mio girovita è 85 cm e ho perso 32 chili dall’inizio di questa avventura.
In tutte le tabelle sono – di fatto – una persona normopeso. Cercherò di dimagrire altri 2/3 chili, ma la dottoressa mi ha detto che secondo lei ormai il mio metabolismo ha invertito la rotta e ce la farò (ne ho persi 3 nell’ultimo mese).
“Sei il caso migliore che mi sia capitato in tutta la mia carriera!” mi ha detto stamattina.
Si è profusa in complimenti: ha detto che si vede che ho cambiato stile di vita, che le sembro una persona nuova rispetto al giorno in cui ci siamo incontrate. Quel primo giorno carico di speranze (mie) e di sua diffidenza (abituata a gente obesa che molla quasi subito, davanti al lungo percorso) ma anche tanta fiducia.
In questi 8 mesi e 12 giorni ho imparato tantissime cose. Tante ne sono successe. Ho scavato nel profondo di me, ho riconosciuto Dexter, è nata Mens Sana, ho imparato a convivere con un rapporto disfunzionale con il cibo. Ho imparato a volermi bene, ho provato a volermi bene, a prendermi cura del mio corpo (oltre che della mia enorme e immodesta intelligenza ;-).
Quando pesavo 102 chili ho cominciato a camminare. Ho trascorso un inverno su e giù per il portico di San Luca, giorno di Natale compreso.
Poi un giorno ho comprato un paio di scarpe adatte alla corsa e ho cominciato a correre. Ora corro 7 chilometri, un giorno si e l’altro no. Ho partecipato alla Strabologna e mi sono divertita. Voglio arrivare a correre 10 chilometri in un’ora e so che ce la farò, con calma e umiltà.
Salutare Laura, così si chiama la mia dietologa, è stato più difficile di quanto credessi. Mi sono commossa. Ho dovuto abbracciarla e ho cominciato a piangere.
Lacrime mischiate di gioia, incredulità, riconoscenza.
Anche la segretaria dello studio medico, io non so, ma in questi mesi la sua faccia che mi accoglieva mi faceva bene e così mi è venuto da farle una carezza sulla mano. Volevo dire un po’ grazie anche a lei, ai suoi sorrisi. Mi ha detto “Non sono solita dirlo, ma lei è veramente in forma e solare oggi. Complimenti!”.
Insomma, sono uscita in questa mattina brumosa con uno schema alimentare da 1900 kcal giornaliere (riuscirò a mangiare così tanto??? ;-), la mia cartelletta medica di questi mesi gonfia di fogli e grafici e un sorriso stampato sulla faccia, con una lacrima sottile incastrata sotto l’occhio.
Non finisce. Qui inizia la parte “Panzallaria e il suo nuovo stile di vita”. Ma in un certo senso è come se oggi iniziasse un nuovo capitolo. E allora ci sono dei pubblici ringraziamenti che mi sento di fare.
A Laura Paesano, la mia dietologa. Per la sua professionalità, gentilezza, disponibilità a tenere il passo con le mie paturnie. Lei è – doverosamente – la prima a cui va la mia riconoscenza.
A Tino e Frollina (che nella vita reale si chiamano Stefano e Silvia) che mi hanno sostenuta e continuano a fare. Presa in giro, sdrammatizzata. Amata. Che sono la cosa migliore della mia vita.
A mia madre, che c’è sempre.
A Silvia T. – la mia migliore amica – persona di rara sensibilità che mi ha sopportata e supportata in tutti questi anni ed è riuscita a dirmi che dovevo smetterla di volermi male ma lo ha fatto nel modo più giusto per me.
Alla compagnia delle “pezze al culo” per il bene che fanno, ogni giorno, alla mia vita.
A Barbara SDG che mi ha ascoltata e a volte anche “psicanalizzata”.
A Silvia Tropea che ha condiviso un pezzetto della mia esperienza. Alla Dani che l’ha anticipata e mi ha accarezzato il cuore.
A voi che leggete questo blog, che non potete capire QUANTO siete stati importanti, qui, su facebook, su twitter. I vostri commenti, le vostre mail, il vostro incoraggiamento e sostegno sono stati una spinta importantissima, per una narcisa come me, con un gran bisogno di conferme sociali 😉
A Alanis Morisette e in particolare a questa canzone che ho iniziato ad ascoltare la prima volta che – pesantissima – ho cominciato a salire su per il portico di San Luca e che oggi, invariabilmente, apre qualsiasi sessione di corsa. Era capitata per caso in cuffia, ma ho sentito subito che mi dava tanta forza (solo dopo ho visto il video). Perché si impara vivendo, piangendo, provando e prendendosi anche un po’ per il culo. E tutti possiamo imparare.
A Paolo Gori, il mio allenatore, scomparso troppo giovane.
Perché lui – più di tutti – mi ha insegnato la costanza, la pervicacia e ha creduto nella mia forza di volontà. A lui più di tutti, devo la parte più bella di me, quel che sono e quello che imparo a fare, anche se non lo so fare.
A Dexter: la me più profonda.
Foto di copertina: Alanis Morissette You Learn official Video