Tag Archivio per: scrivere online

sassi zen, simbolo di semplicità

Come scrivere bene un testo online per il tuo blog

Probabilmente te lo sei sentito dire un sacco di volte: scrivere bene un testo online per un blog significa  scrivere semplice!

Può essere che questa frase ti abbia fatto storcere il naso perché siamo abituati ad associare alla semplicità attributi come banale, superficiale e scontata ma non è necessariamente così. 

La semplicità può essere dotata di peso e consistenza: le frasi si liberano dagli orpelli inutili e ogni parola diventa significativa.

La lettura digitale è rapida, rapace e focalizzata

 

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Carrada - libri 2018

Esercitarsi a scrivere meglio anche online: le guide di Luisa Carrada, maestra di business writing

Carrada - libri 2018

Le piccole (ma solo per dimensioni) guide di Luisa Carrada che Zanichelli ha da poco pubblicato sono consigli di scritture digitali preziosi, anche per chi pratica il mestiere, oltre che per chi vuole avvicinarsi alla scrittura online. Chi partecipa ai miei workshop di scrittura autobiografica e gli studenti sanno che la considero la mia maestra: scherzando dico sempre che “da grande io voglio diventare Luisa Carrada”, anche se forse ho ormai perso il treno 😉 Continua a leggere

Narrarsi online con la scrittura autobiografica in maniera sostenibile, responsabile e valorizzante

Le narrazioni sono un collante sociale: in questo modo ho esordito ieri, durante il workshop di scrittura autobiografica per narrarsi online organizzato presso Azimut Global Advisory, in collaborazione con Daniela Iachini.

  • Nelle storie degli altri ci identifichiamo, creiamo coscienza collettiva e mettiamo a confronto le nostre vite per crescere e migliorare (si spera).
  • Condividere storie ci aiuta a superare momenti di disagio, cambiamenti e a dare un senso a quel che ci accade.

Ci narriamo online per amplificare la nostra storia nelle storie degli altri, per ottenere un riscontro sociale, per rafforzare il senso di quello che ci accade: in un universo digitale segnato da bufale con conseguenze preoccupanti e in cui molte persone sfogano la propria rabbia personale e sociale, contribuendo a un rumore di fondo sempre più forte, fare narrazioni SOSTENIBILI, RESPONSABILI e VALORIZZANTI diventa sempre più rilevante.

Narrarsi online in maniera SOSTENIBILE

Ci sembra necessario stare su Facebook perché ci sono tutti. Non possiamo fare a meno di un profilo Instagram perché è lì che le persone condividono di più e dobbiamo scrivere cose intelligenti per linkedin che è una piattaforma professionale. Siamo costantemente spinti a dire, postare, condividere, commentare, argomentare, ESSERCI. Passiamo un sacco di tempo a controllare notifiche, farci distrarre da suoni, sentire scariche di piacere perché qualcuno mette una faccina sotto il nostro selfie. Vogliamo dire, sapere, farci gli affari di tutti. Non riusciamo a resistere dal commentare, anche quando non abbiamo letto con la giusta attenzione, magari perché siamo fermi al semaforo.

Balle. Sono tutte balle. SPECIALMENTE se comunicare è il nostro lavoro: facciamolo in maniera sostenibile e consapevole. Nulla è necessario e una volta disconnessi da Facebook, scopriremo che c’è tutto un mondo digitale per curare le nostre relazioni, anche fuori dalla piattaforma blu. Ho appena disconnesso il mio profilo personale e ora ho solo una pagina ufficiale. Ho tolto anche le APP dal telefono e al momento accedo a FB solo da computer.

Ho guadagnato tempo per tornare a leggere i blog che mi interessano e di cui seguo gli RSS su Feedly  e per scrivere mail, rispondere a newsletter, curare le mie relazioni digitali in un modo più attivo e consapevole. SCELGO i contenuti, le persone e ho più chiari i diversi livelli di legame con la mia community.

Facebook NON è l’unico luogo digitale e se siamo fuori, siamo finiti: è una convinzione diffusa rafforzata dalle dinamiche di questo social (che non ti vorrebbe mai fare uscire e ha inglobato gran parte delle abitudini digitali delle persone, introiettandole).

Stai dove ti senti bene, stai nella TUA zona più confortevole e SOPRATTUTTO stai dove puoi ottimizzare: il TEMPO è una risorsa finita e c’è un mondo fuori che ti aspetta (e non solo per strada, anche online).

Narrarsi online in maniera RESPONSABILE

Il personal storytelling può diventare un vampiro: ci piace, se lo facciamo bene genera apprezzamento e quindi aumenta l’autostima e se siamo dei narratori che amano scrivere è semplice, immediato e diretto. Per evitare di diventare autoreferenziali e perdere di vista il MOTIVO principale per cui condividiamo attivamente online storie che ci riguardano, facciamoci SEMPRE due domande che ci aiutano a rimanere con la barra dritta.

  1. Per quale obiettivo scrivo di me online?
  2. Quello che sto per scrivere, in che modo è UTILE, genera VALORE, ha un BENEFICIO per chi mi legge?

La prima domanda ha a che fare con la nostra visione personale e professionale (è chiaro che – di base – stiamo online per essere immersi in un sistema complesso di identità personali ma se investiamo tempo e idee in una narrazione continua, di solito lo facciamo perché vogliamo diventare autorevoli in qualche settore), la seconda riguarda i nostri lettori/utenti e quindi l’ascolto che è necessario fare della nostra community, oltre che la cornice narrativa entro cui dovrebbero essere inserite le nostre narrazioni.

Rivaluta la scrittura “lunga” del blog

Le immagini hanno sempre più appeal, lo so. Le persone leggono poco, lo so. L’analfabetismo funzionale, in Italia, tocca record storici: il 70% della popolazione di questo paese sa leggere e scrivere ma non capisce quello che legge, né sa spiegare il proprio io con la scrittura. Ecco: possiamo fare resistenza culturale, allenare la nostra mente, decidere che possiamo riprendere in mano la scrittura e usarla in maniera davvero valorizzante: troviamo parole esatte, chiare e efficaci per nominare ciò che pensiamo, facciamo, siamo.  I blog sono un luogo davvero libero dove costruire il proprio narrarsi online, ricordiamoci che i social media sono piazze messe a disposizione da altri, mentre questa è la casa che possiamo arredare come vogliamo.

Sul blog puoi allenare la tua capacità di pensiero, oltre che quella di comunicazione.

I tre pilastri

Chiarezza

chiarezza

Leggerezza

leggerezza

Lessico familiare

lessico familiare

 

 

Scrivere online: a metà strada tra oralità e scrittura

Vengo aggiunta su un gruppo WhatsApp per concordare, con altre persone, il testo di una mail per la scuola media di mia figlia. La persona che propone la bozza, la incolla in un messaggio, chiedendo conferma. Comincia la ballata dei punti di vista, dei “io farei così”, ma soprattutto comincia il tira e molla dei “Ho sentito che”. Succede che è sabato, io sono in Appennino con la mia famiglia, non guardo il telefono e la rete funziona a singhiozzo: alla sera, quando rientro, ho 83 notifiche dal gruppo e anche quando cerco di capire quale sia il testo definitivo o cosa si sia deciso di fare, le idee mi si confondono. Perdo il filo, confondo le proposte sul testo con le chiacchiere da corridoio, non capisco bene chi stia dicendo cosa (non tutti ci conosciamo personalmente e molti, per me, sono solo numeri di telefono). Alla fine telefono a una mamma e cerco di recuperare le fila, sentendomi vagamente rimbambita.  Continua a leggere

carte intuiti

Scrivere e creare grazie ai tarocchi e alle carte creative

Dopo 2 libri autobiografici e uno sul narrarsi online, 12 anni di blog in cui faccio personal storytelling e una montagna di post nomadi sui social media, ho deciso di trasformare quello ho imparato in un workshop e corso di scrittura autobiografica, per chi ha voglia di imparare a scrivere di sé per farsi leggere. La prima stagione, iniziata a ottobre scorso, l’ho dedicata alla scrittura narrativa a mano, alla struttura del racconto e il corso avanzato ha esplorato i racconti in condominio ma da un po’ coltivo un’idea che nasce da un’antica passione per i tarocchiContinua a leggere

Blog, come scrivere un post che si faccia leggere

Puoi trovare milioni di articoli, online, su come si scrive un post “perfetto” e ben indicizzato per il tuo blog: il focus è spesso sulla SEO (Search Engine Optimization).

La SEO dovrebbe essere un risultato secondario e arrivare naturalmente perché stai scrivendo un post che si fa leggere e oggi voglio raccontarti quali sono, secondo me, le strategie giuste per farlo, con massima soddisfazione tua e dei tuoi lettori. 

Prima di tutto, ricorda: tu sei la persona che conduce, una guida su un sentiero di montagna, ma le emozioni per il paesaggio sono tutte nell’occhio di chi guarda!  Continua a leggere

Come creare un blog personale che ti rappresenti davvero

Creare un blog personale continua ad essere, per professionisti, freelance o persone che vogliono fare conoscere i propri contenuti, il modo migliore per posizionarsi, raccontare il proprio lavoro, le proprie passioni e far crescere opportunità di relazioni e non solo.

Se ci stai pensando da un po’, ma non sai da dove partire per impostare la tua strategia di comunicazione e iniziare praticamente a lavorare, ecco che questo è il post che potrebbe convincerti a farlo: sono blogger dal 2005 e grazie a tutto quello che ho condiviso qui, ho imparato dai miei lettori e dai tanti blogger e professionisti che ho conosciuto in questi anni, oggi faccio il lavoro per cui mi sono formata e posso continuare a sperimentare sui temi della scrittura e della comunicazione.  Continua a leggere

Il copywriting dell’azienda che comunica online

cartoon-1300895_1280Il copywriting è fondamentale per un’azienda che vuole comunicare efficacemente online: non basta avere in mente i propri valori e sentire di avere molte cose da dire, devi applicare alcune strategie utili per coinvolgere i tuoi lettori e trasformarli in potenziali clienti.

Ho scritto questo post in base ai consigli che do ai miei clienti, a quello che ho imparato da loro e dalla loro storia e per metterti a disposizione alcune strategie utili per farti leggere e  per individuare il copywriter più giusto per te.

Ho scritto questo post anche per i miei studenti, per i partecipanti ai miei Digital Group Coaching e in particolare per le donne che ho conosciuto la settimana scorsa al corso di “Tecnico della comunicazione digitale” per le quali sto tenendo alcune ore di copywriting.

Ho scritto questo post dopo avere passato un pomeriggio a leggere articoli in inglese (ebbene si, sto studiando – questa volta seriamente – l’inglese!) e in particolare: 7 Rules For Digital Copywriting All Brands should follow di ForbesContinua a leggere

Se vuoi scrivere, leggi

libreria cremaglieraLibri, articoli, post di altri

Se vuoi scrivere, leggi. Questa è l’unica cosa che davvero conta, sia che tu voglia gestire un blog, sia che tu voglia iniziare il romanzo della vita.

La scrittura è alla base di qualsiasi attività umana: anche le storie che diventano video virali online partono da un processo di costruzione legato alla scrittura. La scrittura è anche alla base del cambiamento, personale, professionale, aziendale. Come ci narriamo, le PAROLE che scegliamo per raccontarci a noi stessi e agli altri, sono il punto di partenza per qualsiasi crisi, evoluzione, scelta.

Ma per avere abbastanza PAROLE per scrivere, per mutare, per prendere decisioni che ci portino ad essere quello che vogliamo, dobbiamo leggere.

Non esiste scrittura senza lettura. E anche se ultimamente va molto di moda il sapere verticale, tecnico, la specializzazione e il posizionamento tematico, ricordati di essere un lettore onnivoro, qualunque sia il tuo lavoro, specialmente se lavori con la comunicazione web.

Fai il Social Media Manager?

Non escludere dalla tua biblioteca I dialoghi socratici di Platone, ti accorgerai che hanno molto a che fare con il tuo lavoro, ma soprattutto con il fondamento del tuo approccio al mondo.

Se vuoi scrivere, leggi. Leggi anche i libri di cui non ti hanno parlato bene, leggi scrittori che sperimentano, coltiva il dubbio, la curiosità e l’umiltà.

Se vuoi scrivere, leggi.

Credo che uno scrittore debba abbandonarsi al piacere di sognare, di scrivere, anche se ciò fosse imprudente. Però, chissà che la massima felicità non sia la lettura (…) si vantino altri delle pagine che hanno scritto; quanto a me, m’inorgogliscono quelle che ho letto. La mia lettura è molto più importante della mia scrittura. Questo è un assioma.

Jorge Luis Borges, Sognare e scrivere

Leggi e rileggi quello che scrivi tu

Se vuoi scrivere leggi e rileggi: quello che scrivono gli altri, quello che scrivi tu.

Se non sei uno scrittore professionale ma ti occupi, – per esempio – dei contenuti del tuo sito aziendale, è davvero importante per te sviluppare una strategia per scrivere nel modo più efficace possibile, con chiarezza di intenti, spiegando con le parole del mondo, al mondo, quello che fai.

E ogni strategia di scrittura non può prescindere dalla lettura di quello che scrivi. Leggi ad alta voce, rileggi più volte e poi sottrai peso alla tua pagina. 

E se non sai da dove iniziare, se hai bisogno di un modello da declinare alla tua azienda o al tuo sito, contattami per un percorso di consulenza e formazione.

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Scrivere testi efficaci per promuovere la tua attività

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Oggi voglio raccontare una storia che ha a che fare con il matrimonio possibile tra scrittura creativa, scrivere online e web marketing: attività che devono sostenersi a vicenda. In questo post avevo dato qualche consiglio per trovare il tuo stile di scrittura  online, oggi mi concentro sulla struttura di un articolo perché sia cliccato e letto e su come scegliere le parole per scrivere un contenuto che funzioni.

Ieri sono stata da una cliente per la quale ho progettato un percorso di digital coaching  e che gestisce un’attività legata al benessere della persona: la sua idea nasce da un sogno, quello di aiutare le donne a sentirsi bene nel proprio corpo e quindi di favorirne la bellezza esteriore, ma solo quando davvero connessa con la consapevolezza interiore.

Mi ha chiesto di aiutarla a comunicare questo messaggio online, perché si è resa conto che finora si è concentrata su campagne di web marketing (invio di newsletter con promozioni, segnalazione sui social media e post sul proprio blog) ma sente che non rappresentano davvero il core business della sua attività. Continua a leggere